«Spesso le morti di persone a causa della fame o dell'abbandono della propria terra rappresentano una notizia abituale, con il rischio di sfociare nell'indifferenza».
«Nel mondo ci sono oggi 740 milioni di migranti, mai ce ne era stato un numero cosi' alto. Essi rappresentano una sfida alla quale siamo chiamati a rispondee in modo ordinato e giusto» ha detto il direttore generale della FAO, Jose’ Graziano da Silva, nel suo discorso di apertura. Papa Francesco definisce poi una disgrazia la decisione di alcuni Paesi a rompere l'Accordo di Parigi sul clima. Una critica anche alla politica di Trump. «Si rileva la noncuranza verso i delicati equilibri degli ecosistemi, la presunzione di manipolare e controllare le limitate risorse del pianeta, l'avidità di profitto».
Il Papa ha donato alla Fao una scultura di marmo opera dell’artista trentino Luigi Prevedel, che raffigura Aylan, il piccolo profugo siriano annegato davanti alla spiaggia di Bodrum in Turchia nell’ottobre 2015. Immagine simbolo della tragedia delle migrazioni.
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