Papa Francesco: «Matrimonio per sempre o è meglio non sposarsi»

Papa Francesco: «Matrimonio per sempre o è meglio non sposarsi»
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 21 Giugno 2017, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 19:12
E' proprio vero che i grattacapi non finiscono mai. Durante l'udienza generale Papa Francesco - con una frase lapidaria sull'indissolubilità del matrimonio - è sembrato volere rassicurare quella parte del collegio cardinalizio in rivolta sull'Amoris Laetitia, laddove il testo, secondo diversi cardinali, avrebbe stravolto la dottrina della Chiesa. «Bisogna poter vivere l’amore matrimoniale per 
sempre. Alcuni dicono ’finchè dura l’amore’. No, per sempre. O
 per sempre, o niente» ha scandito Bergoglio mettendo enfasi su quelle poche parole, quasi volesse essere un segnale di ascolto diretto verso coloro che in questi due anni hanno continuato ad opporsi alle aperture sui i divorziati risposati, considerando queste unioni situazioni di «peccato grave». L'indissolubilità del matrimonio appunto.

In questi giorni ha fatto molto discutere la seconda iniziativa dei quattro cardinali dei dubbi, Caffarra, Brandmueller, Meissner e Burke. I quattro cardinali ultra conservatori avevano inviato al pontefice una ulteriore richiesta di chiarimento dopo quella fatta un anno fa, senza avere mai avuto alcuna risposta. Silenzio totale. Proprio in questi giorni alcuni siti cattolici hanno pubblicato la loro seconda richiesta di udienza. Si tratta di una lettera garbata, rispettosa ma ferma nella sostanza, nella quale insistono per essere ricevuti e parlare di alcuni passaggi della Amoris Laetitia. La lettera è datata 25 aprile.  Ma ancora una volta, da aprile a oggi, non vi sono stati segnali da Santa Marta.

«Desideriamo innanzi tutto rinnovare la nostra assoluta dedizione ed il nostro amore incondizionato alla Cattedra di Pietro e per la Vostra augusta persona, nella quale riconosciamo il Successore di Pietro ed il Vicario di Gesù (…) Siamo mossi solamente dalla coscienza della responsabilità grave proveniente dal munus cardinalizio: essere consiglieri del Successore di Pietro nel suo sovrano ministero. Non avendo mai ricevuto alcuna risposta da Vostra Santità, siamo giunti alla decisione di chiederLe, rispettosamente ed umilmente, Udienza, assieme se così piacerà alla Santità Vostra. Alleghiamo, come è prassi, un Foglio di Udienza in cui esponiamo i due punti sui quali desideriamo intrattenerci con Lei».

Brandmueller, Caffarra, Meissner e Burke però non si arrendono davanti alle difficoltà, anzi, nutrono forti speranze di essere ricevuti. Persino la recente petizione di Papa Bergoglio a tutti i cardinali residenti a Roma di fargli avere al più presto le date delle loro vacanze con i relativi luoghi di villeggiatura per poter contare su di loro per eventuali consulenze estive, ha alimentato un po' di speranze. Brandmueller e Burke che risiedono a Roma, tolto un paio di settimane ad agosto, dovrebbero restare nei paraggi, pronti a rispondere alla  eventuale convocazione di Francesco (se mai ci sarà).

A distanza di un anno e mezzo l'Amoris Laetitia non smette di essere fonte di divisioni. I quattro cardinali rilevano che nonostante il Prefetto della Dottrina della Fede abbia più volte dichiarato che la dottrina sul matrimonio non è cambiata, sono apparse dichiarazioni di vescovi, cardinali, e perfino di Conferenze Episcopali, che «approvano ciò che il Magistero della Chiesa non ha mai approvato (…) E così sta accadendo che ciò che è peccato in Polonia è bene in Germania, ciò che è proibito a Filadelfia è lecito a Malta. E così via». Ai cardinali dubbiosi viene alla mente “quell’amara constatazione di B. Pascal: Giustizia al di qua dei Pirenei, ingiustizia al di là; giustizia sulla riva sinistra del fiume, ingiustizia sulla riva destra».

 
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