Città del Vaticano – Gli artisti, attraverso le loro opere, hanno il compito di difendere i più poveri e la natura. Papa Francesco riflette sulla missione dell'arte. Ha pochi dubbi sulla sua forza simbolica e la sua natura didattica: L'arte, secondo la sua visione, e' chiamata a contribuire a una conversione ecologica che «riconosca l'eminente dignita' di ogni persona, il suo valore peculiare, la sua creativita’ e la sua
capacita’ di promuovere il bene comune». Francesco parla davanti ad un gruppo di artisti e li invita a «proporre
un modo alternativo di intendere la qualita’ della vita, e
incoraggiare uno stile di vita profetico e contemplativo,
capace di gioire profondamente senza essere ossessionato dal
consumo, e a servire la creazione e la tutela di ’oasi di
bellezza’ nelle nostre citta’ troppo spesso cementificate e
senz’anima». Questo mandato lo affida simbolicamente ai
membri della "Diaconia della bellezza", un’iniziativa nata nel 2012 al sinodo sulla Nuova Evangelizzazione, l’ultimo presieduto da Benedetto XVI, un pontefice assai attento al tema
dell’arte.
Infine un appello al mondo degli artisti. «La vostra ricerca della bellezza in cio’ che voi
create sia animata dal desiderio di servire la bellezza
della qualita’ della vita delle persone, della loro armonia con
l’ambiente, dell’incontro e dell’aiuto reciproco. Voi siete
chiamati, mediante i vostri talenti e attingendo alle fonti
della spiritualita’ cristiana a
promuovere una cultura dell’incontro, a costruire ponti tra le
persone, tra i popoli, in un mondo in cui si innalzano ancora
tanti muri per paura degli altri».