Il Papa in Albania: «Nessuno usi Dio come scudo,
i terroristi travisano il senso religioso»

Il Papa in Albania: «Nessuno usi Dio come scudo, i terroristi travisano il senso religioso»
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Domenica 21 Settembre 2014, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 01:13

dal nostro inviato Franca Giansoldati - TIRANA - Una folla impressionante si riversata in strada. Per chilometri. Grappoli di persone dietro le transenne,

sui balconi, sopra dei palchi improvvisati. Tutti vogliono vedere passare il Papa venuto da lontano e, possibilmente, fare una foto ricordo da mostrare a casa. Papa Francesco è atterrato puntuale in Albania, il suo primo viaggio ai confini dell'Europa. E' arrivato con l'intenzione di incoraggiare il dialogo tra le religioni, sostenere Tirana verso la via di Bruxelles, esortare i giovani a crescere coltivando solidarietà, rispetto dei diritti umani, dialogo. Il primo appuntamento è al palazzo presidenziale dove, incontrando le autorità albanesi, Papa Francesco ha tuonato contro coloro che sfruttano la religione per fini impropri, utilizzandola per giustificare la violenza, come se fosse un'arma. Un'arma terribile.

«Il clima di rispetto e fiducia reciproca tra cattolici ortodossi e musulmani che esiste in Albania è un bene prezioso per il Paese e acquista un rilievo speciale in questo nostro tempo nel quale, da parte di gruppi estremisti, viene travisato l'autentico senso religioso e vengono distorte e strumentalizzate le differenze tra le diverse confessioni, facendone un pericoloso fattore di scontro e di violenza, anziché occasione di dialogo aperto e rispettoso e di riflessione comune su ciò che significa credere in Dio e seguire la sua legge».

Ovviamente il messaggio è destinato ben oltre i confini nazionali albanesi. E' rivolto all'Islam radicale, ed è una risposta a quello che sta accadendo in Siria e in Iraq, dove dilaga l'orrore dei tagliagola di Al Bagdadi, dove è in corso un genocidio contro i cristiani e le altre minoranze, dove la mattanza dilaga al pari dell'odio contro l'occidente.

Papa Francesco non si ferma, e prosegue l'invettiva: «Nessuno pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e di sopraffazione». Predica con fermezza la pacifica convivenza tra le religioni anche se, a certe latitudini, queste parole chissà se arriveranno mai. L'odio è una barriera a volte impenetrabile. Il Papa però sfodera ottimismo, e ha scelto l'Albania per diffondere messaggi pacifici, positivi, di dialogo, per costruire ponti con l'Islam moderato, sia sciita che sunnita. Non è un caso se ha scelto Tirana. E' la capitale di una nazione a maggioranza musulmana dove in passato, durante la feroce dittatura di Enver Hoxa, tutti coloro che professavano una fede venivano imprigionati, non importa se cattolici, ortodossi o musulmani. Papa Francesco ricorda poi tutti i martiri che in quegli anni hanno dato la propria vita pur di non rinunciare ad un diritto fondamentale, quello della libertà della propria coscienza.

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