Papa Francesco, domenica con i poveri: «L'indifferenza è il grande peccato»

Papa Francesco, domenica con i poveri: «L'indifferenza è il grande peccato»
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Domenica 19 Novembre 2017, 14:51 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 14:54
Un impegno per i più bisognosi. È questo il significato della prima giornata mondiale dei poveri, istituita da Papa Francesco, che oggi ha celebrato una messa alla Basilica di San Pietro, a cui hanno partecipato oltre 7mila poveri. Secondo Bergoglio è «il grande peccato nei confronti dei poveri. Qui assume un nome preciso: indifferenza», ha detto il Papa, che poi ha spiegato: «Indifferenza è dire: Non mi riguarda, non è affar mio, è colpa della società. È girarsi dall'altra parte quando il fratello è nel bisogno, è cambiare canale appena una questione seria ci infastidisce, è anche sdegnarsi di fronte al male senza far nulla. Dio, però, non ci chiederà se avremo avuto giusto sdegno, ma se avremo fatto del bene». Papa Francesco ha sottolineato l'importanza della Prima Giornata Mondiale dei Poveri anche nel corso dell' Angelus. «Auspico che i poveri siano al centro delle nostre comunità non soltanto in momenti come questo, ma sempre; perché essi sono nel cuore del Vangelo, in essi incontriamo Gesù che ci parla e ci interpella attraverso le loro sofferenze e i loro bisogni».
 

​«In questa Giornata, invito la Chiesa intera a tenere fisso lo sguardo su quanti tendono le loro mani chiedendo la nostra solidarietà», ha scritto Papa Francesco in un tweet, prima di prendere parte a un pranzo festivo con 1.500 poveri nell'Aula Paolo VI; altri 2.500 sono stati invece trasferiti presso mense, seminari e collegi cattolici di Roma: il Pontificio Collegio Americano del Nord, il Collegio Apostolico Leoniano, le mense del Circolo San Pietro, la mensa della Caritas Romana, la Comunità di Sant'Egidio, il Pontificio Seminario Romano Minore, il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum. I poveri sono serviti da 40 diaconi della diocesi di Roma e da circa 150 volontari provenienti dalle parrocchie di altre Diocesi.

Nell'Angelus, Papa Francesco ha rivolto un messaggio al Libano. «Rivolgo un pensiero speciale al caro popolo libanese e prego per la stabilità del Paese, affinché possa continuare ad essere un messaggiò di rispetto e convivenza per tutta la Regione e per il mondo intero», ha detto il Pontefice ricordando «in modo particolare le popolazioni che vivono una dolorosa povertà a causa della guerra e dei conflitti. Rinnovo perciò alla comunità internazionale un accorato appello ad impegnare ogni possibile sforzo per favorire la pace, in particolare in Medio Oriente». Al termine del suo consueto messaggio domenicale, Papa Francesco ha assicurato una preghiera all'equipaggio del sottomarino San Juan, scomparso mercoledì in Argentina: «Prego per gli uomini dell'equipaggio del sottomarino militare argentino di cui si sono perse le tracce», ha detto Bergoglio, prima di ricordare la celebrazione di un'altra giornata mondiale, quella del ricordo delle vittime della strada: 
«Incoraggio le istituzioni pubbliche nell'impegno della prevenzione, ed esorto gli autisti alla prudenza e al rispetto delle norme, quale prima forma di tutela di sé e degli altri».

 
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