“Bisogna toccare gli esclusi” ha detto commentando il brano della guarigione del lebbroso. “Oggi mi accompagnano qui questi ragazzi (indicando i suoi ospiti seduti ai suoi piedi sul sagrato) tanti pensano di loro che e’ meglio che se fossero rimasti nella loro terra, ma li’ soffrivano tanto. Sono i nostri rifugiati, ma tanti li considerano esclusi, per favore, sono i nostri fratelli”. Dalla folla è partito un applauso. Silenzio. Il Papa ha ripreso a parlare: “il cristiano non esclude nessuno, da’ posto a tutti, lasciamoli venire tutti". L’invito rinnovato da Bergoglio a tutte le persone di buona volontà arriva in un momento in cui la questione immigrazione resta un nodo assai problematico per tutti i paesi europei, posti di fronte ad un bivio. Da una parte vi è l'obbligo morale (e giuridico) di far valere il principio dell'accoglienza, sancito dai trattati internazionali, dall'altra la paura crescente e la difficoltà ad integrare nel tessuto sociale europeo una moltitudine crescente di persone in fuga da miseria e guerre in Africa e Medio Oriente.
Proprio in questi giorni è stato diffuso a Strasburgo un rapporto intitolato “Rifugiati in Grecia, sfide e rischi, una responsabilità europea”, approvato dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa con 115 voti a favore su 138 parlamentari presenti. Nel documento si richiede all'Ue e agli Stati membri di "rivedere l’accordo Ue-Turchia alla luce delle critiche di Unhcr, Medici senza Frontiere e Amnesty International". Nel rapporto, che in origine era intitolato "Rifugiati in pericolo in Grecia", l’assemblea parlamentare invita l’Ue a prepararsi “al possibile fallimento dell’attuale approccio, predisponendo in anticipo soluzioni alternative, così da non ricadere nello stato d’impreparazione e passività’ nella gestione della crisi sin qui osservato". Nel documento, che il ministro greco dell’immigrazione, Ioannis Mouzalas, ha definito "molto bilanciato e che descrive bene la situazione e i problemi", l’assemblea parlamentare sottolinea che "ci sono gravi dubbi sul fatto che l’attuale situazione in Grecia sia sostenibile".
© RIPRODUZIONE RISERVATA