“Abbiamo bisogno del suo aiuto”. Ieri il Papa, per mezzo del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, ha invitato a prendere parte ad un colloquio riservato anche Uribe, tanto che in Parlamento ha annunciato di essere in partenza per Roma: "Se non arrivo in tempo, non sarà intenzionale ma per mancanza di tempo". Clima di cordialità e distensione, si sono esaminati - hanno riferito in Vaticano - diversi problemi regionali, tra cui probabilmente anche il nodo del narcotraffico di cui le Farc, in Colombia, secondo Uribe sono le principali centrali di smercio di tutta l'America Latina.
Il presidente colombiano Santos ha regalato al Papa un "balligrafo", ossia una penna con una pallottola incastonata, copia di quella utilizzata per la firma degli accordi, sul quale è iscritta la frase "Le pallottole hanno scritto il nostro passato, la pace il nostro futuro". "Questa pallottola è di una mitragliatrice calibro 50", ha spiegato il presidente colombiano, accludendo al dono anche una corona di orchidee in porcellana: "Questa è un’opera di un’artista colombiana e le orchidee, fiore tradizionale della Colombia, sono simbolo di pace". Il vertice è avvenuto senza l’uso di interpreti è servito ad affrontare i contorni di un futuro tutto da costruire. Il conflitto colombiano ha ucciso più di 250 mila persone.
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