Terremoto, il Papa crea un nuovo dicastero per rafforzare l'aiuto ai terremotati e ai profughi

Terremoto, il Papa crea un nuovo dicastero per rafforzare l'aiuto ai terremotati e ai profughi
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 31 Agosto 2016, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 20:49
Città del Vaticano - Nella riforma della curia vaticana un posto di tutto rispetto Papa Francesco lo ha ritagliato per i terremotati. Si tratta di una attenzione che il Vaticano già esercitava tramite il pontificio consiglio Cor Unum, ma che gli eventi di quest'ultimo periodo hanno rafforzato ulteriormente. Il Papa ha firmato stamattina un Motu Proprio per la costituzione di un nuovo organismo che raggruppa tre ministeri pre-esistenti: Cor Unum, Pastorale sanitaria e Giustizia e Pace e migranti. Il nome scelto per la nuova realtà è piuttosto lungo : pontificio dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Tra i temi che affronterà quello della cura alle popolazioni colpite da eventi naturali catastrofici, come tsunami, alluvioni e terremoti.
 
"Il Dicastero - scrive Bergoglio  - promuove lo sviluppo umano integrale alla luce del Vangelo e nel solco della dottrina sociale della Chiesa. A  tal fine, esso intrattiene relazioni con le Conferenze  Episcopali, offrendo la sua collaborazione affinche’ siano  promossi i valori concernenti la giustizia, la pace, nonche’ la 
cura del creato. Il Dicastero esprime pure la sollecitudine  verso l’umanita’ sofferente, tra cui i  bisognosi, i malati e gli esclusi, e segue con la dovuta  attenzione le questioni attinenti alle necessita’ di quanti  sono costretti ad abbandonare la propria patria o ne sono  privi, gli emarginati, le vittime dei conflitti armati e delle 
catastrofi naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime 
delle forme contemporanee di schiavitu’ e di tortura e le altre 
persone la cui dignita’ e’ a rischio". Infine "sara’ 
particolarmente competente nelle questioni che riguardano le 
migrazioni, i bisognosi, gli ammalati e gli esclusi, gli 
emarginati e le vittime dei conflitti armati e delle catastrofi 
naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime di qualunque 
forma di schiavitu’ e di tortura".

Il nuovo organismo sarà operativo a partire dal prossimo primo gennaio. Nel paragrafo 4 del primo articolo dello statuto del dicastero è precisata l’inedita competenza papale sul settore dei migranti, che non ha precedenti:  «Una Sezione del dicastero si occupa specificamente di quanto concerne i profughi e migranti. Questa sezione è posta ad tempus sotto la guida del Sommo Pontefice che la esercita nei modi che ritiene opportuni». 

 Il nuovo dicastero, si legge nello statuto, «assume la sollecitudine della Santa Sede per quanto riguarda la giustizia e la pace, incluse le questioni relative alle migrazioni, la salute, le opere di carità e la cura del creato». E «promuove lo sviluppo umano integrale alla luce del Vangelo e nel solco della dottrina sociale della Chiesa». 

 

 
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