Papa Bergoglio prepara a Ratzinger la festa per il 65° anniversario di sacerdozio

Papa Bergoglio prepara a Ratzinger la festa per il 65° anniversario di sacerdozio
di Franca Giansoldati
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Martedì 21 Giugno 2016, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 18:41
Città del Vaticano Silenzioso, discreto, leale. Joseph Ratzinger vive da anni in una dimensione di semi clausura, chiuso lassù, nel monastero Mater Dei, situato sul colle vaticano. I suo giorni sono scanditi dalle preghiere, dalla passeggiata nei giardini (anche se ormai fa fatica a camminare), dalle letture. Unica eccezione: il prossimo 28 giugno quando il Papa Emerito ritornerà (per poche ore) a mettere i piedi nel Palazzo Apostolico, dove ha vissuto dall’aprile del 2005 al febbraio del 2013. Sarà una occasione di festa, l’anniversario della sua ordinazione sacerdotale, e la festa gliela ha preparata Papa Bergoglio. In quella occasione Ratzinger rivedrà gli ambienti in cui ha lavorato e abitato. Una specie di amarcord.  Rivedrà anche i soffitti affrescati della Clementina, e di nuovo si troverà di fronte al grande affresco che raffigura la barca di Pietro squassata dalla tempesta sul lago di Tiberiade. Una immagine che lo deve avere tormentato parecchio, negli ultimi mesi di regno, quando decise di lasciare il comando a qualcuno dotato di maggiori forze. Sentiva nel suo cuore tutta la debolezza dell’età che avanzava, “ingravescentem aetatem”, disse in latino ai cardinali annunciando loro le dimissioni. Si trattava di una condizione che non gli consentiva più di reggere alle pressioni, alle responsabilità, agli impegni crescenti. Del resto erano tempi tormentati, avvelenati dai tradimenti, dalla fuoriuscita di documenti imbarazzanti sul malaffare che si annidava in tante pieghe dell’amministrazione.  
 
E’ dal 2013 che Ratzinger allontanandosi dalla scena pubblica ha optato per una vita ritirata nella quale assicura però alla Chiesa e al suo successore, Papa Francesco, tutto il sostegno e le preghiere possibili. Ogni giorno. Senza fare rumore, senza rubare la scena a nessuno, senza alimentare divisioni.
 
Sarà Papa Francesco a dargli il benvenuto nella Sala Clementina, alla cerimonia organizzata in suo onore, in occasione del 65esimo anniversario del sacerdozio. Un momento di comunione e fraternità, un pensiero affettuoso. Bergoglio vuole bene a Ratzinger e si rivolge a lui come fosse “un grande nonno”. Proprio in questi giorni vengono pubblicati dal Vaticano alcune schede. Una di queste riguarda proprio il giorno in cui Ratzinger divenne prete. Fu la sorella Maria a redigergli la tesi di dottorato, sollevandolo dall’incombenza di scrivere in bella copia. L’ordinazione avvenne a  Frisinga per mano del cardinale Faulhaber, nella festa dei santi Pietro e Paolo del 1951. C’erano più di quaranta candidati. Per Ratzinger quella giornata restò impressa come la più bella della sua vita, indimenticabile. “Non si deve essere superstiziosi, ma nel momento in cui l’anziano arcivescovo impose le sue mani su di me, un uccellino - forse un’allodola – si levò dall’altare maggiore della cattedrale e intonò un piccolo canto gioioso; per me fu come se una voce dall’alto mi dicesse: va bene così, sei sulla strada giusta”. 
 
 
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