All'Angelus, davanti ad una folla di pellegrini, sotto il sole cocente, Francesco ha espresso la sua vicinanza ai familiari delle vittime, ai feriti, a coloro che stanno prestando soccorso. «Vi invito ad unirvi alla mia preghiera, affinché il Signore ispiri a tutti propositi di bene e di fraternità. Quanto più sembrano insormontabili le difficoltà e oscure le prospettive di sicurezza e di pace, tanto più insistente deve farsi la nostra preghiera». Nei giorni passati aveva inviato telegrammi di solidarietà anche per i morti causati dallo scontro tra i due treni in Puglia, per le vittime dell'attentato di Nizza, per quello di Baghdad. Nessuna parola, invece, sui 160 civili morti in Turchia la sera del fallito golpe.
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