L'Osservatore Romano sintetizza le difficoltà future, troppe divisioni sul terreno

L'Osservatore Romano sintetizza le difficoltà future, troppe divisioni sul terreno
di Franca Giansoldati
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Lunedì 5 Dicembre 2016, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 15:11
Città del Vaticano Divisioni, diffidenze, lontananze. Il post referendum mostra tutte le difficoltà presenti sul terreno. Rimettere a posto le tessere necessarie a costruire un sentiero comune non sarà una impresa semplice. L’Osservatore Romano non nasconde che la stagione più difficile è quella che si staglia davanti, soprattutto per le divisioni che la campagna referendaria ha prodotto. «Il referendum e la campagna che l'ha preceduto hanno confermato le peculiarità di un paese ora diviso, nel quale a unire e’ semmai una comune diffidenza reciproca che si traduce in una stasi poco feconda sia sotto l’aspetto dell’azione di governo sia sotto quello del processo di riforma dello Stato».

Che i problemi fossero presenti anche durante la fase preparatoria non era un mistero per nessuno. La modifica costituzionale, approvata in Parlamento, infatti, non era condivisa da una maggioranza sufficiente da evitare il referendum. Secondo il giornale vaticano dunque  le strade per uscire da quest’ultima crisi appaiono ben segnate, ma il «terreno appare piuttosto impervio». Renzi, legando le sue sorti a quelle delle riforme istituzionali, ha finito col prestare il fianco a un attacco coalizzato alla sua leadership, che ha coinvolto anche parte dello stesso Partito democratico (Pd), di cui e’ segretario». Insomma da oggi in avanti il percorso è tutto in salita.
 
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