Uno è tra gli attori più pagati di Hollywood e più amati dal pubblico femminile e non solo. L’altro è tra gli uomini più carismatici del mondo, protagonista di una rivoluzione silenziosa all’interno della Chiesa Cattolica. Eppure Leonardo Di Caprio e Papa Francesco, che si sono incontrati ieri in Vaticano davanti ad un folla di paparazzi curiosi, pur essendo così diversi, hanno una passione in comune, e cioè il rispetto dell’ambiente.
Il divo americano è così tornato a Roma dopo aver presenziato nei giorni scorsi all’anteprima italiana del suo ultimo film The Revenant. L’Osservatorio Romano ha reso noti i dettagli e gli scatti dell’incontro una volta terminato il faccia a faccia tra i due. Al centro della loro discussione, l’impegno di entrambi nella salvaguardia del pianeta e la lotta ai cambiamenti climatici. D’altronde non è un mistero l’impegno di Di Caprio in questo campo.
Lo scorso dicembre era già intervenuto al vertice sul clima di Parigi contro l’industria petrolifera, tra le prime imputate per l’inquinamento atmosferico, poi è stato ospitato a Davos in occasione del World Economic Forum qualche giorno fa sempre per discutere di questi temi e per ricevere il premio “Crystal Award”. Sarebbe proprio questa sua dedizione all’ambiente, spiegano gli alti prelati, il motivo della sua richiesta di un’udienza con Jorge Bergoglio, che pure si era mostrato sensibile ai problemi ambientali realizzando l’enciclica Laudato Sì.
L’attore è apparso a tratti impacciato alla presenza del Pontefice, a cui ha donato un libro di illustrazioni del pittore olandese Hieronymus Bosch. Sfogliandone le pagine, Di Caprio ha raccontato come proprio una di quelle figure contenute nella raccolta avesse da sempre rappresentato per lui il pianeta e l’utopia ecologia, «fonte di ispirazione e una promessa di futuro». È stato consegnato a Papa Francesco anche un assegno della Fondazione ambientalista da lui creata in difesa delle bellezze del mondo. Salutandolo, pare che Begoglio gli abbia detto: «Preghi per me, non si dimentichi». Chissà che anche il candidato all’Oscar non abbia chiesto il suo aiuto divino per vincere il tanto desiderato e rincorso riconoscimento da parte dell'Academy.