I cattolici a Roma hanno votato soprattutto per la Raggi, indagine Ipsos

I cattolici a Roma hanno votato soprattutto per la Raggi, indagine Ipsos
di Franca Giansoldati
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Martedì 21 Giugno 2016, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 18:42
Città del Vaticano Che fosse finita da un pezzo l’era del partito cattolico era chiaro a tutti. Ma che il voto dei fedeli si spalmasse ovunque, compreso i 5 stelle, facendo definitivamente tramontare l’unità dei cattolici in politica, è stata certificata da una articolata ricerca dell’Ispos. A Roma i cattolici hanno dato la preferenza a Virginia Raggi. A Torino, invece, si sono dirottati sul sindaco pd uscente, Piero Fassino, mentre a Milano sono risultati praticamente spaccati in due tra gli sfidanti Giuseppe Sala e Stefano Parisi. E' questo l'orientamento rilevato da un'indagine Ipsos riportata dalla Radio Vaticana.

Ecco lo specchio della situazione. A Milano i cattolici che vanno settimanalmente a messa avrebbero votato in modo equanime per Parisi e Sala, 50%-50%. Per  Ipsos questo è dovuto a due fattori, "alla vicinanza di profilo dei due candidati, che non hanno polarizzato in quel segmento di elettorato, perché entrambi erano candidati appetibili, non distinguibili. Non a caso, il voto per Parisi è più elevato nei cattolici che frequentano più raramente la Messa, dove c'è tipicamente, ancora, sia pure in maniera in parte residuale, un elettorato più orientato al centro-destra. Mentre Sala ottiene un risultato nettamente migliore tra chi non va mai o quasi mai alle funzioni religiose, dove c'è una presenza importante di sinistra". A Roma, tra i cattolici che frequentano settimanalmente la messa, "prevale la Raggi con nettezza: 57%, contro Giachetti al 43% - dice Ipsos - Quindi anch'essi scelgono la Raggi, ma in una misura inferiore rispetto all'espressione complessiva degli elettori romani. I romani hanno votato per il 67% per Virginia Raggi; i cattolici che frequentano la Messa tutte le settimane le assegnano dieci punti in meno, mentre danno dieci punti in più a Giachetti".

 A Torino, continua Ipsos "la situazione cambia in maniera importante, perché i segmenti cattolici più fedeli, quindi che seguono la Messa tutte le settimane, ma in parte anche quelli che ci vanno una o due volte al mese, privilegiano Fassino di circa dieci punti in più: il 54% di quelli che vanno a Messa tutte le settimane a Torino votano per Fassino, contro il 45% medio della città. Quindi, in questo caso, ha fatto premio la percezione di continuità di buona amministrazione che a Fassino era riconosciuta".
 
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