Vaticano, Bergoglio licenzia Hassler, funzionario del governatorato

Vaticano, Bergoglio licenzia Hassler, funzionario del governatorato
di Franca Giansoldati
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Giovedì 6 Aprile 2017, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 20:14

CITTÀ DEL VATICANO Davanti ad un certo immobilismo curiale la pazienza sembra avere un limite anche per Papa Francesco. Nell'arco di pochissimo tempo è stato costretto ad intervenire di persona per risolvere due differenti casi di funzionari che non hanno risposto alle aspettative, al fine di ripristinare, nei rispettivi settori dell'amministrazione, un clima generale meno pesante, più rispettoso e collaborativo. Ad inaugurare il nuovo corso interventista sono stati un laico (potentissimo) e un sacerdote messicano trasferito dall'oggi al domani alla sua diocesi di origine.

PRETI BUROCRATI
Fino a qualche giorno fa quest'ultimo era in forze alla Congregazione della Fede, poi una mattina sembra sia stato convocato a Santa Marta ma null'altro è trapelato. Il cardinale Mueller lo ha però salutato calorosamente davanti a tutti gli altri funzionari, elogiandolo per gli anni spesi all'ex Sant'Uffizio. Altri particolari non sono emersi. Probabilmente c'è che il Papa desidera diminuire il numero dei preti burocrati. Il secondo caso, invece, è decisamente più eclatante del primo perché riguarda il cavaliere Eugenio Hassler, il numero tre dei vertici del Governatorato, una specie di Municipio vaticano dal quale dipendono i lavori per la manutenzione del piccolo Stato pontificio, la gestione degli appalti, gli spacci, i magazzini, la Floreria, l'Ufficio numismatica, la gestione dei giardini, la nettezza urbana e i Musei vaticani. Una ricca e complessa amministrazione gestita a parte e dotata di un notevole portafoglio che, in passato, ai tempi di Benedetto XVI, era salita alla ribalta delle cronache per essere una specie di porto delle nebbie. Papa Francesco con il mandato ricevuto dai cardinali al momento dell'elezione (di riformare le varie amministrazioni) ha ripulito il Governatorato mettendolo sotto la guida del cardinale Bertello, un piemontese mite e pacato, ma assai poco decisionista probabilmente perché prossimo a festeggiare i 75 anni e andare in pensione. L'inerzia interna ha esasperato il caso Hassler, rendendo ancora più pesante il clima lavorativo interno, un po' per il suo eccessivo autoritarismo e in parte per problemi relativi alla gestione del parco auto.

L'EPILOGO
Tanti lo descrivevano come una persona dispotica. Alla fine le lamentele finivano a Santa Marta, visto che ai vertici del Governatorato nessuno voleva intervenire (nonostante l'esplicita richiesta del Papa). L'epilogo è che a prendere provvedimenti è stato Bergoglio in persona stanco di osservare malfunzionamenti. Hassler, sul suo licenziamento in tronco, non vuole parlare: «Non ho nulla da dire. Non me lo aspettavo» ha commentato. La vicenda fa venire in mente il discorso papale fatto alla curia un paio d'anni fa a Natale: «Sarebbe bello pensare alla Curia romana come a un piccolo modello della Chiesa, cioè come a un corpo che cerca seriamente e quotidianamente di essere più vivo, più sano, più armonioso e più unito in se stesso e con Cristo».
 

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