Vaticano, ammanchi e fatture gonfiate: interrogato l'economo della Basilica di Santa Maria Maggiore

Vaticano, ammanchi e fatture gonfiate: interrogato l'economo della Basilica di Santa Maria Maggiore
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Sabato 5 Luglio 2014, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 16:22
stato interrogato stamani nel Tribunale vaticano l'economo della basilica di Santa Maria Maggiore, monsignor Bronislaw Morawiec, accusato di gravi ammanchi. Nella prima udienza del processo, avviato dopo accertamenti della Prefettura Affari economici su pesanti anomalie nella gestione, sentiti anche altri testimoni.



Le accuse Morawiec, canonico e camerlengo della basilica papale, deve rispondere di appropriazioni indebite, distrazioni e sottrazioni di beni. Il dibattimento deve chiarire anche il caso di fatture gonfiate per edizioni pregiate di volumi, per un importo di 1,8 milioni di euro. Secondo quanto si apprende, l'imputato oggi si è presentato nell'aula del Tribunale, nell'udienza di apertura, ed è stato già sottoposto ad esame dalla Corte. Ascoltato anche altri testimoni.



Gravi ammanchi La data della prossima udienza non è stata ancora fissata, ma potrebbe tenersi già la prossima settimana: si tratta infatti di acquisire ancora nuovi elementi utili al procedimento penale. Era stata la Prefettura degli Affari economici, presieduta dal cardinale Giuseppe Versaldi, dopo verifiche preliminari del capitolo della basilica, a riscontrare gravi irregolarità nell'amministrazione. D'intesa con il cardinale arciprete Santos Abril y Castellò, è stata quindi condotta un'indagine, in base alla quale il Tribunale dello Stato vaticano ha avviato il procedimento giudiziario, che ha portato al rinvio a giudizio dell'economo Morawiec. La basilica di Santa Maria Maggiore, molto amata da papa Francesco, è tra le più ricche, vantando un patrimonio di migliaia di appartamenti, terreni e altre proprietà.



Il legale «Si tratta di un equivoco, tutto sarà chiarito il più presto possibile, Morawiec non ha rubato e sarà assolto». È quanto fa saper la difesa del prelato che davanti alla corte d'Oltretevere si è professato innocente e si ritiene sicuro di poter dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. In particolare, fornirà la documentazione relativa al bilancio 2009 secondo il prelato in grado di chiarire la sua posizione rispetto a un ammanco che, secondo la difesa, risulta ammontare a 210mila euro.
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