Stefano Rosati, candidato governatore per la lista Riconquistare l'Italia. Con quali idee vi proponente agli elettori?
«Noi siamo per una piena applicazione della Costituzione repubblicana del 1948 che è dirigista e prevede l'intervento pubblico per creare buona occupazione, sfruttando tutti i margini di discrezionalità che restano tra i vari vincoli imposti dai Trattati europei».
Cosa andrebbe cambiato, concretamente?
«Negli ultimi anni i politici e gli amministratori stanno facendo a gara per privatizzare i servizi pubblici. Un processo che non è nell'interesse dei cittadini e che, per seguire le logiche aziendali, crea posti di lavoro precari o sottopagati. Mandando in crisi anche l'indotto: lavoratori precari o malpagati hanno difficoltà ad acquistare case o anche beni di consumo».
In che modo si possono applicare questi principi alle politiche regionali?
«Per esempio riportando le aziende sanitarie locali alle vecchie Usl. Oggi la gestione manageriale della sanità produce bilanci che pochi sanno interpretare e che non parlano dei reali servizi offerti ai cittadini».
Pensate di riuscire a ottenere spazio, in questo panorama politico?
«Il nostro progetto è di lunga durata. Chiediamo a tutti coloro che ci apprezzano e ci appoggiano nella nostra attività di sostenerci anche con il voto».
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