Lettera al sindaco di Roma, mia moglie

Lettera al sindaco di Roma, mia moglie
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Lunedì 20 Giugno 2016, 01:29 - Ultimo aggiornamento: 22:05

A pochi minuti dall'ufficializzazione della vittoria di Virginia Raggi, neosindaco della Capitale, il marito Andrea Severini le dedica una lettera appassionata e carica di emozione che pubblica sul suo blog. Di seguito il testo:

Ciao!
Sei il primo sindaco donna della storia di Roma!
Ti rendi conto? Quello che ho sempre saputo si è realizzato.
Che gioia e che emozione, ho pianto di felicità.
Da quel tavolino, acquistato per fare il primo infopoint in via Battistini per il referendum sull’acqua e sul nucleare, ne è passato di tempo.
Quanto tempo passato insieme a parlare di Roma? dei gruppi d’acquisto solidale? del movimento? Dei problemi da risolvere, delle possibili soluzioni?
Quante volte ti ho detto che ti vedevo bene come sindaco e che ero sicuro che ce l’avresti fatta?
Così è stato!
Volevo ringraziarti per la determinazione e la capacità di ascolto che hai dimostrato in questi anni.
Sei stata vicino alle persone e loro ti hanno ripagato donandoti la cosa più importante, la loro fiducia!
I partiti hanno cercato in tutti i modi di ostacolarti, hanno cercato di tirarti giù e cercato di far apparire te e il movimento uguale a loro.Fango su di te, su di noi e sulla nostra vita.

Non ci sono riusciti, hanno preso una sonora lezione.
Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io  sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano.
I cittadini hanno capito chi raccontava menzogne e chi invece era limpido come l’acqua.
L’acqua il bene più prezioso che abbiamo, scorre sempre, è incontenibile, è come te.
I tuoi occhi parlano.

Sei stata un fiume in piena, hai avuto un coraggio da leonessa e una capacità di spiegare le cose in maniera semplice, in maniera popolare e genuina.
Grazie!! Non smetterò mai di ringraziarti.
Grazie anche ai portavoce e a tutti gli attivisti che ti hanno sostenuto e che ogni giorno ti hanno protetto. Ci sono stati degli screzi come normale ci sia in un gruppo fortemente determinato ma tutti hanno remato in un’unica direzione e cioè riportare i cittadini al centro delle attenzioni della politica.
Ora tocca a noi, agiamo come una squadra coesa e compatta, dobbiamo ripagare la fiducia dei romani con un impegno giornaliero senza eguali, non possiamo tradire la loro fiducia.
Faccio anche un appello a tutte le persone che lavoreranno con te, dico loro di ricordarsi sempre che siamo entrati con una missione ben precisa: restituire ai cittadini quello che gli è stato tolto da troppo tempo, la dignità di essere romani e cittadini europei.

Non tradite mai quello che le persone vi hanno dato.
Subiremo in questi cinque anni attacchi e calunnie ma noi siamo una comunità lo diciamo sempre, la comunità di persone che vogliono cambiare questo paese!
Concludo dicendoti che finora è stata dura, adesso lo sarà ancora più, ma noi non mollero mai ed è difficile vincere contro chi non molla!

Grazie anche a tutte le persone che per la prima  volta hanno avuto il coRAGGIo di cambiare.
Ah, una cosa ancora,
mi manchi da morire,
tuo marito,
Andrea

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