Elezioni, i programmi per Roma: Virginia Raggi

Elezioni, i programmi per Roma: Virginia Raggi
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Venerdì 3 Giugno 2016, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 13:14
Il programma di Virginia Raggi 


DEBITO E BILANCIO
Punta a ristrutturare il debito storico del Campidoglio attraverso un audit per capire le voci che lo compongono. Poi scatterà la fase due: il debito dovrà essere rinegoziato con le banche con mutui più bassi. E’ la ricetta comune a tutti. Per la spesa corrente è previsto un piano generico di tagli da 1 miliardo.


RIFORMA DEL CAMPIDOGLIO
Propone una task force sugli appalti che limiti gli affidamenti diretti e fermi la corruzione (protocollo già firmato dalla giunta Marino con l’Anac e poi dal commissario Tronca). Non è esplicitata quale forma di governo debba avere Roma (modello tedesco, francese, statuto speciale?). Nessuna soluzione sul salario accessorio.


PRIVATIZZAZIONI E PARTECIPATE
Le municipalizzate devono rimanere pubbliche: non sono previste privatizzazioni. Allo stesso tempo non è stato presentato un piano industriale per il risanamento di Ama e Atac. Gli unici a pagare, secondo il M5S, saranno i dirigenti che non lavorano. Da capire come ottimizzare i quasi 20mila dipendenti delle municipalizzate.


TRASPORTI E TRAFFICO
I mezzi pubblici devono avere la priorità, vengono proposte subito corsie preferenziali protette e semafori intelligenti. Due i cavalli di battaglia: la bicicletta e la funivia. L’uso della prima deve essere potenziato con più piste ciclabili, la seconda servirà a snellire il traffico. Manca una idea precisa di sviluppo in merito alle tre linee della metro


RIFIUTI E AMBIENTE
Ridurre i rifiuti, riusare e riciclare. Viene proposto un futuro differenziato, con un servizio di raccolta intensificato e domiciliare, nuovi veicoli Ama, isole ecologiche in ogni quartiere e tariffe puntuali. Multe più salate per chi sporca. Per abbattere la quantità di rifiuti, l’idea è quella di puntare sui pannolini riciclati. 


DECORO E SICUREZZA
Non c’è una linea di tolleranza zero, né una più inclusiva. Si punta genericamente a un «corpo di polizia locale riorganizzato e sicurezza stradale incentivata». Sui campi rom: si vuole il superamento come richiede l’Europa e di verifica dei beni patrimoniali. Cose già dette negli anni passati. Ma manca la ricetta per la chiusura.


CULTURA E SPETTACOLO
Si punta anche qui su una vaga «trasparenza nei fondi per la cultura». E, come è ovvio che sia, spazi culturali e artistici anche nelle periferie. La proposta per gli impianti sportivi prevede che siano «messi in regola ed efficienti», aggiornamento delle tariffe, parchi e ville trasformate in palestre all’aperto. 


 
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