«Il nuovo sindaco continuerà quello che ha iniziato a fare Alfonso Sabella su Ostia». È nel segno della continuità la strategia di Roberto Giachetti per liberare il mare di Roma dal lungomuro. Nessun passo indietro da parte del candidato dem che questa mattina ha svolto un tour elettorale nel X municipio, l’unico della capitale che non andrà al voto. È proprio qui che la corsa del Pd rischia di inciampare. Qui dove è stato arrestato il collega di partito Andrea Tassone, ex presidente del parlamentino lidense finito ai domiciliari per Mafia Capitale. E corruzione e criminalità organizzata sono i punti che Giachetti si sente di sfiorare appena mentre parla con qualche operatore del mercato di via dell’Appagliatore. Qualche promessa strappata e qualche stretta di mano per poi affrontare il tema spiagge. «L'azione dell'amministrazione- ha dichiarato Giachetti- seguirà il lavoro che ha fatto Sabella e che sta facendo adesso la commissione prefettizia. Lo posso assicurare: non ci fermeremo».
«Dobbiamo abbattere i muri e fermare gli abusi», ha aggiunto il candidato del centro-sinistra. «Ostia può diventare una straordinaria opportunità di sviluppo. Lo possiamo fare se, oltre a tutto il lavoro che fanno magistratura e forze dell'ordine, iniziamo anche noi a fare un lavoro affinché questo territorio torni a splendere» è il commento di Giachetti all’inevitabile domanda sul commissariamento per mafia legato anche alla fine della legislatura guidata da Andrea Tassone. Un cambio di passo, rispetto ai nomi del passato, che finora può sembrare solo apparente. Ad accompagnare Roberto Giachetti a Ostia c’erano Giovanni Zannola, Andrea Storri e Eliseo Franzese. Tutti consiglieri e assessori dell’amministrazione Tassone.