Opposte le strategie in campo, dunque. Marco Aurelio, in groppa al suo cavallo, li guarda dall'alto in basso sulla piazza del Campidoglio. E forse c'è nel grande imperatore quella «vena percettibile di malinconia» che gli attribuisce il premio Nobel, Iosif Brodskij, in uno dei suoi saggi più belli «Omaggio a Marco Aurelio».
I FAN
Giachetti è arrivato nella piazza in scooter, come un cittadino qualsiasi. Solo che un cittadino qualsiasi sulla rampa del Campidoglio se lo sogna di poter salire in moto. Prove di normalità, un po' ostentata e un po' vera. Anche la Raggi arriva in scena guidando la sua auto privata. La stessa con cui va a prendere a scuola il figlio Matteo (sette anni). Stile simile i due, dunque. Così come sono uguali, tra tante differenze, nel voler far pagare le tasse alla Chiesa. Solo che lui si definisce «agnostico». Lei a domanda - cattolica o no? - decide di non rispondere.
GAFFE
Al faccia a faccia sulla Rai, da Lucia Annunziata, i due candidati erano più nervosi l'uno con l'altro. Più pronti ad azzannarsi. Stavolta, il format scoraggia le risse. Ma non le gaffe. Il conduttore Gianluca Semprini a un certo punto chiede se sanno riconoscere i municipi romani. Giachetti indovina e la Raggi no. Il giornalista indica l'ex municipio sedicesimo. Oggi come si chiama? «Undicesimo?», Sbagliato, dodicesimo. Nooooo, gemono i fan assiepati tutt'intorno al Marco Aurelio. A Giachetti viene indicato l'ex Municipio diciannovesimo. «Dovrebbe essere il quattordicesimo», risponde sicuro Giachetti. Sollievo dei suoi supporter. In compenso Bobo non sa dire il percorso del bus 628, mentre Virginia snocciola quello del numero 30: «Sa, prendevo il 30 Express da avvocato per andare in Tribunale», chiosa soddisfatta. E per un attimo sembra di sentire la Virginia che all'Edicola di Fiorello tuba: «Dico gli affluenti del Po?».