Stage all'estero, arriva il manuale con le istruzioni

Stage all'estero, arriva il manuale con le istruzioni
di Giusy Franzese
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Giovedì 21 Novembre 2013, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 21:47
Qual il momento migliore di fare uno stage all’estero? Come scegliere il luogo e l’azienda giusta? A chi rivolgersi? Che tipo di requisiti servono? Cosa vogliono le aziende? L’Isfol, l'istituto per lo sviluppo della formazione professionale del lavoratore, a Verona alla rassegna Job&Orienta ha presentato la terza edizione del manuale per gli stagisti. Uno strumento importantissimo per i giovani - iscritti ad un corso universitario, ma anche alle scuole superiori - che hanno voglia di tentare un’esperienza all’estero. Magari anche retribuita. O che preveda un piccola indennità tale da coprire le spese di vitto e alloggio.



Il manuale (218 pagine) - già scaricabile dal sito www.isfol.it - è diviso in tre sezioni: la prima fornisce preziose informazioni generali sul mondo degli stage e tirocini (i vari programmi europei, le organizzazioni internazionali, le associazioni studentesche e i siti web specializzati, ma anche come scrivere le lettere di presentazioni o il curriculum vitae); la seconda parte con tutta una serie di esempi spiega cosa cercano le aziende e riporta un po’ di esperienze di ”tirocini vissuti”; nella terza parte ci sono le schede di tutti i paesi Ue e quelli confinanti (in totale 32 schede e in ognuna è indicata la specifica regolamentazione e gli aspetti normativi, la documentazione richiesta, i riferimenti e i siti di aziende, le associazioni ed altre organizzazioni presso cui candidarsi).



Le opportunità sono tante. Oltre al notissimo Erasmus (che tra l’altro dal 2014 sarà potenziato), per i ragazzi delle scuole secondarie c’è il programma Leonardo Da Vinci. Il Best (www.best.eu.org), ovvero il Board of European Students of Technology, offre opportunità di stage e di lavoro soprattutto a neoingegneri ed economisti attraverso 93 gruppi locali Best diffusi in 32 Paesi. In Italia i Local Best Group coinvolgono i Politecnici di Torino e di Milano, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata e l’Università di Messina. Ogni specializzazione - giurisprudenza, fisica, architettura, medicina, comunicazione - ha di fatto le sue associazioni studentesche che organizzano stage all’estero. Moltissime le aziende ”felici” di farsi scoprire e a loro volta scoprire nuovi talenti. E poi ci sono i tirocini offerti dal Parlamento europeo a Lussemburgo per chi vuole fare il giornalista o il traduttore, quelli del Consiglio europeo e della Commissione a Bruxelles per gli aspiranti funzionari. In realtà tutte le più autorevoli istituzioni internazionali e intergovenative - la Corte di Giustizia, la Bce, la Bei, le Nazioni Unite, ecc. - hanno la possibilità di ospitare stagisti. Insomma c’è spazio per tutti e per tutti i gusti. È davvero solo una questione di scelta e di volontà.