«Oltre il 90% degli sportivi a livello agonistico - ha precisato il sottosegretario Gabriele Toccafondi - non vivrà poi di sport nella sua vita. E' importante allora non tralasciare lo studio per le attività sportive». E viceversa. Il programma, in accordo con il Coni, il Comitato italiano paralimpico e la Lega Serie A, prevede che gli oltre 1300 atleti potranno contare sull'aiuto di due tutor: uno scolastico scelto dal consiglio di classe e uno sportivo inviato dalla società sportiva di provenienza. Oltre alla possibilità di svolgere il 25% delle ore di lezione attraverso un'apposita piattaforma digitale in e-learning.
«Per gli sportivi - ha commentato il ministro Giannini - inizia il secondo tempo: formazione e attività fisica non sono incompatibili. E' un cambiamento epocale, un segnale che mandiamo a tutti i docenti». Plaude Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Oggi si apre una nuova era per 340mila potenziali ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni che fanno attività agonistica». Alla presentazione del progetto erano presenti anche i giovanissimi atleti Danilo Cataldi, Emil Audero e la nuotatrice Simona Quadarella con le loro esperienze scolastiche. Oltre al pallavolista Andrea Lucchetta. «Questo progetto formativo - ha sottolineato il presidente della Lega, Maurizio Beretta - viene finanziato dalle multe che vengono inflitte ai tesserati e alle società per comportamenti scorretti di giocatori o tifosi. Sarà un modello».
© RIPRODUZIONE RISERVATA