I POSTI
Per conoscere il numero di posti disponibili e le modalità dei test bisognerà aspettare ancora. Ma, intanto, le aspiranti matricole potranno fare i conti con questa incombenza con un anticipo ragionevole. Anche se la decisione di infilare la prova preselettiva durante l’ultimo impegnativo anno della scuola secondaria non piace molto alle organizzazioni degli studenti, che contestano da sempre anche l’idea del numero chiuso. Evidenti, invece, i motivi per questa decisione: mettersi in linea con gli altri Paesi europei sulle date di preiscrizione all’università; un avvio più regolare dell'anno accademico anche per quanto riguarda lo scorrimento delle graduatorie (quest’anno per via del pasticcio del bonus maturità le graduatorie sono ancora in via di scorrimento); la possibilità - per chi non superasse i test - di programmare con più calma un altro corso di studi.
IL BONUS
Naturalmente, e già si sapeva, non ci saranno «bonus», cioè punteggi aggiuntivi legati al voto della maturità. La partita (con l’esclusione, come abbiamo visto, delle Professioni sanitarie) si gioca tutta prima dell’esame conclusivo della scuola secondaria, e quindi non solo i test, ma anche la «grande scelta» dell’università dovrà essere fatta prima. Del resto sul bonus il ministro Carrozza ha più volte chiarito di non ritenerlo equo. E questo «premio», previsto dall’ex ministro Profumo, è stata la miccia di molte polemiche e ricorsi alle vie legali. La richiesta degli studenti di abolire il numero programmato, invece, si è scontrata con due sentenze della Corte Costituzionale, che lo ritiene legittimo e in questo senso si è espressa qualche mese fa anche la Corte Europea.
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