Basta piercing, shorts e minigonne. Pulizie a scuola al posto delle note

Basta piercing, shorts e minigonne. Pulizie a scuola al posto delle note
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Giovedì 4 Settembre 2014, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 00:27
​Attivit socialmente utili spese a scuola, come riordinare i libri della biblioteca o pulire delle aree esterne.

Divieto assoluto di tenere accesi i cellulari in orario didattico. E messa al bando di abbigliamenti più degni di una spiaggia che di un'aula scolastica.Via quindi minigonne, shorts, canotte, piercing. E niente ombelichi al vento. Sono solo alcuni dei precetti del codice di comportamento approvato dagli organi collegiali dell'Istituto comprensivo di Teolo, in provincia di Padova, in vista della ripresa delle lezioni. Ma i precetti sono più che sufficienti per far capire che davvero si volta pagina sulla tolleranza a comportamenti non consoni nelle aule. Nessun giro di vite all'insegna della tolleranza zero e nessun intento punitivo all'interno delle scuole collinari.



Il decalogo pronto ad esordire con il nuovo anno scolastico, vuole innanzitutto responsabilizzare alunni e famiglie sul fatto che lassismo, trascuratezze e comportamenti non corretti possono incidere non solo sul rendimento dei ragazzi. E pesare come possibili responsabilità dei genitori. Se educare è meglio che punire, ecco allora il senso delle misure alternative alle sanzioni.



Falsificazioni di firme, giochi aggressivi o pericolosi, linguaggio volgare od offensivo, normalmente punibili con la sospensione dalle lezioni, potranno essere "scontate" con servizi di riordino e risistemazione della scuola. Su alcune mancanze tuttavia, la scuola non scherzerà. Ingiuriare gli insegnanti, commettere violenze contro le persone, compiere furti e danneggiamenti delle attrezzature didattiche, comporteranno la denuncia all'autorità giudiziaria. Bulli e bulletti, dunque sono avvertiti. Ma con loro anche quanti sono convinti che la scuola non sia una cosa seria. Non è un caso che il codice disciplinare approvato dal Consiglio di Istituto di Teolo, trovi il pieno plauso del Comune.



«Le norme - ha spiegato il consigliere delegato alle politiche giovanili, Matteo Turetta, - trovano nell'Amministrazione la prima cassa di risonanza, per fare cosi in modo che le famiglie siano le prime ad assimilarle. È un percorso che coinvolge per primi gli adulti e le istituzioni. Chiamate ad essere un diretto esempio di coerenza per il codice comportamentale dei più giovani».
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