LA MAPPA DEGLI INGRESSI
Si tratta di uno stravolgimento geografico, rispetto alla prima versione della mappa delle assunzioni, dovuto al piano straordinario della mobilità messo in atto nel periodo estivo. Vale a dire che, con i trasferimenti richiesti dai docenti già assunti e accordati dal ministero dell'Istruzione, tanti posti vacanti sono stati coperti eliminando di fatto la possibilità ai vincitori di concorso di entrare subito di ruolo. Migliaia di cattedre scomparse. Un fenomeno che riguarda soprattutto le regioni del Sud dove è presente la quota maggiore di docenti che hanno chiesto e ottenuto il trasferimento.
Primo fra tutti, a restare azzerato dalla mobilità, è stato il settore riservato alla scuola primaria: dei 17.299 posti messi a bando per il triennio, quest'anno ne saranno utilizzati appena 3.837 in tutta Italia. Di questi, 1.559 andranno alla Lombardia, 715 al Piemonte e 571 in Veneto, 277 in Friuli, 265 in Emilia Romagna, 131 in Toscana e 126 in Liguria, 88 nelle Marche, 75 in Sardegna e 30 in Umbria. Praticamente al nord arriva oltre il 90% delle cattedre. Tutte le altre regioni, quindi la maggior parte del Centro e del Sud, non avranno alcun nuovo maestro entrato con il concorso.
Zero posti alla primaria per Lazio, Abruzzo, Basilicata e Campania, Calabria, Molise, Puglia e Sicilia. Eppure nel Lazio, secondo il bando di concorso, sarebbero previste 1378 immissioni in ruolo entro il 2018, in Campania 1604, 1096 in Sicilia e 979 in Puglia. Dal Miur arriva la rassicurazione che tutti i vincitori saranno assunti entro il triennio ma per ora è tutto bloccato.
LE SUPERIORI
La stessa tendenza si registra per la scuola superiore dove le 7206 assunzioni previste sono riservate soprattutto alla regioni del Nord: in Lombardia 1570, in Piemonte 890, in Veneto 798, in Toscana 771, in Emilia Romagna 683, in Friuli 218 e in Liguria 268. Alle scuole del Lazio restano 618 nuovi docenti di scuola superiore e alla Campania 441, tutto il resto sono briciole. Occorre inoltre coprire le cattedre del nord dove i posti sono disponibili ma mancano i vincitori del concorso, che in alcuni casi andrà avanti fino a dicembre. Senza contare che la selezione allo scritto ha bocciato il 50% dei candidati. Si dovrà ricorrere alle graduatorie ad esaurimento e, in caso si esaurissero anche quelle, si dovrà ancora una volta usufruire delle supplenze su posti vacanti. le supplenze annuali che, con il concorso, sarebbero dovute sparire.
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