Scuola, via al concorsone: oggi 165mila professori precari per 63mila cattedre

Scuola, via al concorsone: oggi 165mila professori precari per 63mila cattedre
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Mercoledì 27 Aprile 2016, 20:23 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 10:26
Per una volta non saranno loro a fare domande e a segnare il voto sul registro, ma si siederanno dall'altra parte della cattedra e torneranno «studenti». Quella che si avvicina, per la carica degli oltre 165 mila prof precari, sarà l'ennesima «notte prima degli esami». Una «notte di lacrime e preghiere», perchè se a 19 anni in palio c'era già un traguardo importante - la maturità - ora ci sono 63.712 cattedre, il sogno di una vita. Prende il via stamane infatti il concorso per docenti previsto dalla «Buona scuola».

Si comincia, al mattino, con storia dell'arte, laboratori di liuteria e scienze agrarie. E se l'età media dei candidati è di 38,6 anni, tra gli iscritti c'è anche chi è ormai a fine carriera. Non solo giovanissimi - freschi di abilitazione - o docenti avviati, da domani si metteranno in gioco ben tre generazioni di insegnanti, dai nati alla fine degli anni Cinquanta a quelli degli anni Ottanta, unite dallo stesso sogno, la stabilizzazione nel mondo della scuola. Comprensibili dunque le ore di ansia e attesa che dividono da domani. Il ripasso dei prof - sulla scia di quanto già fanno i loro studenti - corre sul web, in particolare sui social network. Diversi i gruppi di studio (e supporto) che si sono creati su Facebook. C'è chi chiede ai colleghi chiarimenti tecnici (sulle procedure del concorso o sui permessi/ferie da chiedere alla scuola per potersi assentare), chi delucidazioni sui contenuti («chi parla di egocentrismo nella scuola dell'infanzia? mi sfugge al momento...», scrive Paola in un post), chi condivide appunti o chiede consigli per svolgere una traccia. Adriana, come diversi altri, è presa dallo sconforto e si sfoga con i colleghi: «Dopo 2 mesi di studio, provo a svolgere qualche quesito e... non mi ricordo un fico secco!! Ci ho messo 2 ore per 2 risposte: povera me».

Antonella ammette che dopo tanto studio ora «non mi entra più niente», ma «cmq vada io sono serena, ce l'ho messa tutta, più di questo non potevo fare». E parte l'sos collettivo: chi domani affronterà la prova per primo, può per favore condividere con gli altri i contenuti dei quesiti? «Io farò la prova il 28, appena torno vi darò qualche notizia», risponde Laura. A fronte di chi sfrutta le ultime ore a disposizione per migliorare la propria preparazione, c'è chi invece chiede ai colleghi di unirsi nella protesta contro il #concorsotruffa. Sempre dalle pagine dedicate sui social viene lanciata una proposta «fatta di silenzio, di semplice, totale assenza dalle aule del concorso» così «daremo un colpo mortale a questo governo».

Marco sulla pagina Fb «Azione precari #noconcorso» invita anche a seguire l'esempio di «500 operai che oggi hanno bloccato il casello autostradale di Genova»: si faccia la medesima cosa ciascuno nella propria città.
Tuttavia, la macchina del concorsone è pronta a partire. E ai precari internauti non resta che incrociare le dita e augurarsi fortuna a vicenda. Anche con un pò di humor. Come quello di Alessandro iscritto alla pagina Fb Concorso docenti, gruppo di studio OrizzonteScuola: «AAA Cercasi raccomandazioni per il concorso. Max serietà. No perditempo».
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