Per farlo, il 47% ha detto di affidarsi soprattutto alla rete, un dato in leggera flessione rispetto all'anno scorso quando la percentuale salì ben oltre il 50%. Tra quelli intenzionati a cercare indiscrezioni sui commissari esterni, il 29% ha affermato di preferire i social (nel 2015 erano il 39%) mentre il 18% di navigare tra i sitiweb dedicati agli studenti. A confermare i dati il boom dei contatti sui social di maturandi in panico da commissari esterni: già nella serata del 6 giugno nei gruppi Facebook spotted dedicati ai commissari esterni città per città e creati da Skuola.net, si registravano oltre 22.200 iscritti. I più popolosi quelli di Roma (oltre 5.300 iscritti), Napoli (con più di 2774 iscritti) e Torino (oltre 2.200 maturandi iscritti). Rispetto all'anno scorso, Facebook perde (relativamente) colpi: a ritenerlo affidabile è il 76%, contro l'86% del 2015. Crescono invece Twitter (6%) e Instagram (3%). Il 9%, infine, confida al portale di preferire il passaparola su WhatsApp con chat di gruppo con i suoi compagni di classe, una sorta di via di mezzo tra ricerca virtuale e tradizionale.
E la promessa dei maturandi si è concretizzata già nel pomeriggio del 6 giugno, quando sono apparsi post che rivelavano gli elenchi delle commissioni della scuola di appartenenza: c'è chi ha preferito postare l'immagine della fotocopia, chi quella dei nomi scritti a penna e chi ancora si è messo a digitarli uno per uno dalla sua tastiera accompagnati da richieste di aiuto disperate.
E qualcuno più audace li ha scritti in classe alla lavagna e pubblicato la foto sul gruppo
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