Allarme morbillo, mille casi in tre mesi. Il ministero lancia il piano vaccini

Allarme morbillo, mille casi in tre mesi. Il ministero lancia il piano vaccini
di Carla Massi
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Giovedì 30 Marzo 2017, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 12:11

ROMA L'andamento delle infezioni segue regole ferree: se si abbassa il numero dei vaccinati, si alza la probabilità che tornino le malattie debellate. E così sta accadendo per il morbillo. Dall'inizio dell'anno sono già stati superati i mille casi, come segnala l'Istituto di sanità, mentre in tutto il 2016 erano stati 844.

Nel 33% dei casi i pediatri hanno denunciato almeno una complicanza (anche cerebrale), nel 41% è stato necessario il ricovero e nel 14% il bambino è stato portato al pronto soccorso. Nei piccolissimi sotto l'anno, secondo gli infettivologi, si sta rivelando molto pesante. Il 90% delle persone colpite, tra bambini e adulti, non era vaccinato. Età media: il 57% nella fascia tra 15 e 39 anni.

L'IMMUNITÀ
«Il morbillo si vaccina ad un anno - ricorda Giovanni Rezza a capo del dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità - I casi sotto l'anno vengono evitati solo l'immunità di gregge, altrimenti sono difficilmente evitabili. Sotto i dodici mesi il rischio di ricovero e complicanze è molto alto». Fra le complicanze più frequenti, oltre disturbi intestinali anche gravi, la trombocitopenia (calo delle piastrine nel sangue), convulsioni ed encefaliti. «Applicare subito il nuovo piano sui vaccini» scrive in un Tweet il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

LA PROTEZIONE
L'allarme morbillo è stato lanciato dall'ufficio europeo dell'Oms: dito puntato contro quattordici paesi, tra questi l'Italia, che non hanno ancora eradicato la malattia. In sette di questi, Romania, il nostro, Francia, Germania, Polonia, Svizzera e Ucraina, si è verificata la maggior parte dei casi segnalati a gennaio. Cinquantatré nazioni, invece, sono riusciti a debellare l'infezione. Sono morbillo-free.

«Invito tutti i Paesi» in cui l'infezione è endemica «a prendere misure urgenti per bloccare la trasmissione del morbillo nei loro confini - è il direttore dell'Oms Europa, Zsuzsanna Jakab a parlare - e tutti i Paesi che hanno già raggiunto questo obiettivo a stare in guardia e a favorire un'alta copertura vaccinale».

Dal 1 gennaio al 26 marzo quasi tutte le Regioni hanno segnalato casi di morbillo (19 su 21) ma l'86% proviene da cinque aree: Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana e Abruzzo. È allarme nel Lazio, dove in meno di 3 mesi si sono registrati il triplo dei casi dell'intero 2016. Il servizio regionale ricorda che «il 31,4% delle segnalazioni ha presentato almeno una complicanza: insufficienza respiratoria, epatite, trombocitopenia ed encefalopatia».

LA PERTOSSE
Il morbillo, è la lettura degli epidemiologi, potrebbe essere la prima malattia a tornare con grandi numeri da quando la soglia delle vaccinazioni si è abbassata oltre il livello consigliato dall'Organizzazione mondiale della Sanità.
I medici ora temono altre infezioni sorvegliate speciali come la pertosse e la difterite.

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