Olimpiadi 2024 Dai trasporti agli impianti: la spinta dei Giochi a Roma

Olimpiadi 2024 Dai trasporti agli impianti: la spinta dei Giochi a Roma
di Fabio Rossi
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Lunedì 13 Giugno 2016, 07:31 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 08:20

ROMA Nessuna cattedrale nel deserto, utilizzabile per 15 giorni e poi destinata alla ruggine. Le Olimpiadi 2024 a Roma significheranno, una volta portato a casa il via libera del Cio per ospitarle, il completamento di opere già progettate, in parte già finanziate e avviate, indispensabili per il futuro della Capitale. Infrastrutture che resteranno ai romani, per cambiarne in meglio la vita quotidiana, e che senza Giochi verrebbero ultimate in tempi molto più lunghi. Insomma, un piano di sviluppo per la Città eterna scritto, nero su bianco, nelle 54 pagine del dossier olimpico che il comitato promotore della candidatura di Roma ha inviato a Losanna. Con la previsione che tutti i lavori finiscano in ogni caso per il 2023, un anno prima dei Giochi. Un piano legato a doppio filo, però, al successo di Roma nella sfida a Los Angeles, Parigi e Budapest, che si deciderà l'11 settembre del prossimo anno a Lima, in Perù.

LA MOBILITÀ
La parte del leone, con vista sulla Capitale del futuro, la fa il capitolo dei trasporti. Nel dossier anche qui sono state inserite solo opere già pianificate e per le quale, in alcuni casi, è già stata stanziata parte dei fondi necessari. Come nel caso del completamento dell'anello ferroviario: l'opera, di cui si parla da quasi trent'anni, è stata inserita anche nel nuovo piano regolatore della città. Si tratta della chiusura a nord del cerchio su ferro, attualmente è interrotto nel quadrante settentrionale, creando una circle line alla londinese, che faccia da raccordo al trasporto su ferro della Capitale.

 

Un progetto in due fasi: la riattivazione della tratta della linea che parte da Valle Aurelia e, passando per Pineto, giunge attraverso la Galleria di Monte Mario sino alla stazione di Vigna Clara (già in corso di realizzazione) e, soprattutto, l'ultimazione dell'anello, da Vigna Clara fino alla stazione Nomentana, con annessa realizzazione di un ponte sul fiume Aniene e la nuova stazione di Saxa Rubra, vicino al media center olimpico, che farà da nodo di scambio con la linea ferroviaria Roma-Viterbo. Quindi l'aeroporto: Fiumicino è destinato al raddoppio, rimuovendo uno dei principali ostacoli allo sviluppo (anche turistico) della Capitale, ma si lavorerà anche sui collegamenti da e per il Leonardo da Vinci, con l'aumento delle frequenza del trenino verso la stazione Termini, miglioramento della viabilità sull'autostrada Roma-Fiumicino.

LE INFRASTRUTTURE
La scelta di Roma per i Giochi a cinque cerchi del 2024 darebbe un forte impulso anche alla rete metropolitana cittadina, a partire da quella già esistente: la filosofia è il completamento degli investimenti in corso. Il primo passo sarebbe la riqualificazione delle stazioni delle linee A e B, che ormai iniziano a sentire il peso degli anni. Poi la metro C: l'obiettivo minimo è il completamento della tratta fino al Colosseo, prolungando l'attuale tracciato, che va dal capolinea di Pantano-Montecompatri a piazza Lodi, anche oltre il prossimo step di San Giovanni. Sulla linea C sarà aperto anche il nodo di scambio Pigneto, che collegherà l'attuale fermata della metropolitana a una nuova stazione sull'anello ferroviario, Ancora da definire, invece, la scelta per assicurare rapidi collegamenti su ferro verso Tor vergata, dove sorgerà il villaggio olimpico: le due opzioni sul campo riguardano il prolungamento della linea C oltre Montecompatri o quello della A oltre Anagnina, con un tram veloce di superficie. Nuova linea tranviaria anche tra il Flaminio e il Foro Italico, con passaggio sul ponte della Musica. Tanti gli interventi che riguarderanno la viabilità ordinaria: saranno completamente riqualificate via del Mare e via Ostiense, nei tratti compresi tra il grande raccordo anulare e viale Marconi, un chilometro e mezzo di via della Pineta Sacchetti, tra via del Forte Braschi e piazza dei Giureconsulti, e via Flaminia, tra Tor di Quinto e il Gra. Quindi i ponti: saranno realizzati i progetti di quello dei Congressi, di Dragona e della Scafa, oltre a un nuovo collegamento tra circonvallazione Ostiense e via Enrico Fermi.

LE OPERE
Le Olimpiadi 2024 a Roma servirebbero anche a completare la Città dello sport di Tor Vergata, progettata dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava. Il progetto prevede una coppia di palazzetti dello sport, uno per basket e pallavolo e l'altro per il nuoto, posti uno di fronte all'altro con una coppia di laghi artificiali, di fronte, a formare una struttura a quadrifoglio. Intorno a questa struttura verrebbero realizzati altri impianti sportivi: piscine all'aperto e al coperto, pista di atletica e altre strutture sportive. Un'intera area per lo sport a disposizione della città, che verrebbe completata grazie all'evento sportivo. Il Comitato organizzatore provvederà poi alla riqualificazione degli altri impianti sportivi già esistenti (il 70 per cento di quelli previsti) da utilizzare per le gare: dallo stadio Olimpico al Flaminio, dal palasport dell'Eur a quello di viale Tiziano, progettato da Pier Luigi Nervi. Ma una grossa opportunità per la Capitale arriverà dal censimento delle palestre scolastiche, degli impianti sportivi di base nonchè delle strutture nelle periferie per individuare i siti di allenamento per gli atleti. A Londra, per i Giochi del 2012, sono stati riammodernati circa 1.600 impianti sportivi di base.