I Radicali plaudono al Papa, è vero il 40% degli alberghi dei religiosi non paga l'Imu

I Radicali plaudono al Papa, è vero il 40% degli alberghi dei religiosi non paga l'Imu
di Franca Giansoldati
2 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Settembre 2015, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 17:59
I Radicali plaudono alle parole del Papa che oggi ha chiesto agli alberghi gestiti da suore e frati di pagare l’Imu e aprire le porte ai profughi. Riccardo Magi, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma, e Alessandro Capriccioli, Segretario di Radicali a Roma nei giorni scorsi avevano diffuso i dati dell’evasione del Giubileo, così la avevano chiamata, rendendo pubblici i dati ottenuti dagli atti dal Dipartimento entrate di Roma Capitale. Dalle carte emerge che “il 40 per cento delle circa 300 strutture alberghiere gestite da religiosi (con i comfort e i prezzi anche di un hotel a 4 stelle) non ha mai versato l'Imu e un altro 20 per cento lo versa irregolarmente”. Un terzo di queste, inoltre, hanno informato Magi e Capriccioli, non paga nemmeno la Tasi e la Tari. I contenziosi aperti con il Comune sono tantissimi, per un totale di quasi 20 milioni di euro di tasse mai versate. Una bella grana da gestire per il Vaticano.

“Si tratta di una realtà davvero sconcertante che oggi possiamo raccontare anche con una videoinchiesta, nella quale abbiamo provveduto a effettuare i controlli che gli enti competenti non fanno. Per queste "case per ferie", che a Roma dispongono di ben 13mila posti letto, il Giubileo della Misericordia sarà un "Giubileo dell’evasione” oltre che l’occasione per il tutto esaurito” riferiscono in una nota. Si tratta di un'evidente distorsione della concorrenza, a discapito degli operatori turistici che pagano regolarmente le tasse e si vedono quindi costretti a offrire servizi meno competitivi sul mercato. “Ma è anche uno schiaffo a tutti romani che finanzieranno il Giubileo straordinario con le proprie tasse, le più alte d’Italia”.



I radicali invitano il Comune di Roma, a partire dall'assessore al Bilancio Causi, ad avviare una capillare azione di controllo sulle strutture ricettive di proprietà degli enti religiosi, a cominciare magari da quelle ampiamente pubblicizzate sui siti del comune di Roma. “Riteniamo necessaria, inoltre, una revisione del regolamento che disciplina l'esenzione dall'Imu per gli immobili di enti religiosi:si sta rivelando una legge colabrodo che, come abbiamo dimostrato con la nostra iniziativa, consente a numerosissime strutture di provare a non versare l'Imu e spesso di riuscirci”.



© RIPRODUZIONE RISERVATA