Vitalizi, protesta al Senato del M5S: «Politica codarda»

Il blitz in Senato
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Martedì 17 Ottobre 2017, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 00:54

Flashmob di deputati e senatori M5S a palazzo Madama. Si sono riuniti con cartelli "Tagliate i vitalizi e non la democrazia" e hanno cercato di raggiungere la sala della conferenza dei capigruppo «ma ce lo hanno fisicamente impedito e questa politica codarda e infame ha spostato la riunione altrove», ha denunciato il deputato Danilo Toninelli.

Deputati e senatori hanno messo in piedi il flash mob per protestare  contro la non calendarizzazione del ddl sui vitalizi e contro l'accelerazione della riforma elettorale. Dalla Sala Pannini, dove si tiene di solito la capigruppo, i presidenti dei gruppi parlamentari si sono dovuti trasferire nello studio del presidente del Senato Pietro Grasso. E ai pentastellati è appunto
«stato impedito l'uso degli ascensori e di accedere al piano», come denuncia anche il senatore Nicola Morra.

«É una violenza alla democrazia, non solo al Movimento» continua Morra. Il M5S è intransigente sui vitalizi, secondo loro vengono prima di tutto: «Prima debbono essere aboliti i vitalizi, questo chiedono i cittadini, mentre loro parlano di ius soli e di legge elettorale - rimarca Toninelli - Prima si tagliano i privilegi della casta, non si taglia la democrazia. Noi qui oggi facciamo da scudo umano contro gli interessi della casta e della politica».

Sul blog è stato pubblicato un lungo intervento del senatore Vito Crimi. 
«Al Pd, Forza Italia, Alfano, Verdini e Lega interessa solo una cosa: approvarsi in fretta e furia una legge elettorale su misura con la speranza di far fuori il MoVimento 5 Stelle e impedirgli di andare al governo. Pazienza se poi la legge è una truffa che non garantisce né rappresentatività né governabilità e ignora tutte le precedenti sentenze della Consulta in materia. L'abolizione dei vitalizi dicono che è incostituzionale, però poi dell'incostituzionalità della loro legge elettorale se ne infischiano alla grande. Il vitalizio non lo tagliano, ma la democrazia sì», insiste Crimi.

«ll Rosatellum - aggiunge - incentiva la formazione di ammucchiate e liste civetta, fa sì che il voto di un terzo degli elettori peserà meno di quello di tutti quanti gli altri, non ha le preferenze e lascia ai segretari di partito il potere assoluto di scelta sui candidati. Così anche alle elezioni politiche - proprio come sta avvenendo in Sicilia - ci ritroveremo con liste di impresentabili, senza però nemmeno la possibilità di scegliere se votarli o meno». «Se oggi davvero avranno il coraggio di dare la priorità alla legge elettorale invece che a quella sui vitalizi, se davvero sceglieranno ancora una volta i loro interessi a scapito di quelli dei cittadini, sappiano che alle prossime elezioni raccoglieranno i frutti avvelenati della loro disonestà. Possono scriversi una legge elettorale su misura, possono provare a forzare le regole del gioco, ma il MoVimento 5 Stelle andrà in giro per le piazze e per le città a raccontare le loro porcate e chi ha a cuore la democrazia e il futuro di questo Paese non rimarrà indifferente», conclude il senatore pentastellato.

 

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