«Siccome - si legge sempre nella nota - durante l'estate, sotto l'ombrellone, molti senatori del Partito Democratico hanno gettato la maschera e hanno cominciato a farsi venire il mal di pancia e voglia di passi indietro, vogliamo capire le reali intenzioni del partito di Governo. Per il Movimento 5 Stelle non è solo un battaglia di principio ma è una questione di rispetto verso tutti i cittadini italiani affinché vengano spazzati via gli odiosi privilegi della casta politica».
«È finita l'era dei giochetti firmati Zanda - afferma Vito Crimi - ora alla verifica dei fatti vedremo se hanno davvero
intenzione di abolire gli odiosi vitalizi oppure di affossare definitivamente la legge e continuare a godersi le vacanze in santa pace con i soldi dei cittadini italiani».
Il no di Ugo Sposetti al taglio dei vitalizi intanto raccoglie consensi tra i colleghi senatori del Partito democratico. «È una legge pericolosissima, oltre che incostituzionale», dice all'AdnKronos la senatrice Pd Rosaria Capacchione. Premesso che la norma sul ricalcolo per i parlamentari che già godono di un vitalizio «non mi riguarda perché sono alla prima legislatura - osserva la parlamentare - nutro una grossissima perplessità che ritengo insuperabile: essendo una legge ordinaria, si applicherà a tutti».
Questo, secondo Capacchione, «significa che la pensione di mia mamma o di un operaio Fiat potrebbe essere ricalcolata: chi potrà dire di no in quel caso? È una legge pericolosa - insiste - ma non per i parlamentari. E non sono la sola a dirlo. Perché una volta introdotto il principio retroattivo non ci sarà più certezza di nulla. Così apriamo una voragine rischiosissima». Quindi voterà no al ddl Richetti? «Così com'è la legge è incostituzionale e inutile e quindi destinata ad avere vita breve. Intanto voglio capire se andrà a incidere anche sulle altre persone. Se il testo cambia, valuterò».
Sposetti ha promesso una rivolta in Senato contro il provvedimento approvato alla Camera. Riuscirà a far proseliti? «A giudicare da come sono andate le cose a Montecitorio, dove ci sono altri numeri, devo dire che Sposetti ha ragione. E poi mi fa ridere questa roba di usare i parlamentari come capro espiatorio mentre i dipendenti di Camera e Senato restano in autodichia, con un altro regime... Alla fine - chiosa Capacchione - avremo il privilegio dei burocrati».
«Per me il provvedimento ha l'obiettivo di riportare tutti i vitalizi, compresi quelli maturati in passato, secondo il criterio contributivo che vale per tutti i lavoratoi. Lascio a Toninelli e Sposetti il duello rusticano sotto l'ombrellone, quando giocare con le parole e le polemiche giornalistiche non costa nulla. E dal 4 settembre sarò al lavoro, insieme a Zanda e al gruppo Pd al Senato, per chiudere questa vicenda», scrive invece su Facebook Richetti. «Rimango convinto che il vero cedimento all'antipolitica sia intavolare discussioni sterili e propagandistiche da una parte e dall'altra, mentre una soluzione equilibrata sia approvare un provvedimento che chiuda polemiche e privilegi», sottolinea l'esponente dem.
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