Incontro Pd-Verdini, la minoranza Dem si ribella

Incontro Pd-Verdini, la minoranza Dem si ribella
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Venerdì 29 Aprile 2016, 02:09 - Ultimo aggiornamento: 18:46
Ala chiede pari dignità in maggioranza e spinge per un incontro politico con il Pd ma i dem, in imbarazzo, confermano solo una riunione a livello parlamentare, prevista per venerdì 29 aprile con i capigruppo. «È un normale incontro come ve ne sono anche con altri gruppi parlamentari»: è questo il leit-motiv con cui tutti i dirigenti del Pd rispondono alle domande sulla natura dell'incontro.

Ma un certo imbarazzo in casa Dem c'è, proprio a seguito delle richieste di alcuni senatori verdiniani - specie campani - di un vero accordo politico con il Pd, anche in vista delle amministrative. Uno scenario che ha fatto insorgere la minoranza del Pd mentre M5s afferma di considerare il gruppo di Denis Verdini già nella maggioranza. Domani nello studio di Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, arriverà il suo collega del Senato Luigi Zanda e i due capigruppo di Ala, Ignazio Abrignani e Lucio Barani. «L'incontro - ha detto quest'ultimo - era fissato da diversi giorni e riguarderà i temi relativi all'agenda parlamentare delle prossime settimane». «Il nostro incontro - ha detto Rosato - rientra nella normale dinamica parlamentare, che esiste con i gruppi maggioranza come con quelli di opposizione». Le precisazioni arrivano dopo che giovedì i rumors del Transatlantico avevano disegnato uno scenario diverso, a partire dalla sede dell'incontro e dai protagonisti: Il Nazareno, con la presenza di Verdini per Ala e il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini.

«Venerdì non ci sarà nessun incontro al Nazareno», si è affrettato a smentire Guerini, che ha confermato la natura parlamentare dell'appuntamento. Ma ormai la frittata era fatta a partire dalle bordate della minoranza Dem (Pierluigi Bersani, Roberto Speranza, Davide Zoggia, Gianni Cuperlo) che ha stigmatizzato l'eventuale accordo e l'incontro: «Noi - spiega Cuperlo - abbiamo preso atto da tempo che la maggioranza che sostiene il governo comprende anche Ala. Io pongo un problema di prospettiva politica». Un accordo politico più ampio «metterebbe seriamente in discussione la natura stessa del Pd, nato come colonna portante del centrosinistra». A dare adito all'incertezza sulla natura dell'incontro c'è il pressing del folto gruppo dei senatori campani di Ala, di presentare una propria lista in appoggio a Valeria Valente, candidata sindaco Pd a Napoli. Ma il Pd nazionale non ne vuole sentir parlare: «se vogliono questo - dice Rosato - parlino con Valente».

A tirar le fila dei verdiniani campani sarebbe il neo senatore di Ala, Antonino Milo, che porta a 20 il numero dei componenti del gruppo di Ala a Palazzo Madama.
Numeri che potrebbero neutralizzare sui provvedimenti i bersaniani, che si attestano a quota 24. Per questo Luigi Di Maio, di M5s, ha richiamato l'attenzione del presidente Mattarella su un eventuale mutamento della maggioranza parlamentare con conseguente rinvio del governo alle Camere. Finora i verdiniani hanno votato molti provvedimenti della maggioranza, ma ora vogliono partecipare agli incontri in cui si valutano insieme gli emendamenti e le leggi da votare. Quando era ancora vivo il Patto del Nazareno e si votava in commissione alla Camera il ddl Renzi-Boschi per Forza Italia agli incontri partecipava Massimo Parisi, verdiniano ora in Ala. Il modello che i verdiniani propongono ora al Pd sembra essere quello.
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