Unioni civili, il Pd si divide sullo slittamento

Giuseppe Lumia, Monica Cirinnà e Francesca Puglisi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Febbraio 2016, 13:36
Le unioni civili slittano di una settimana. La richiesta di una sospensione è arrivata dal capogruppo del pd Luigi Zanda e così ha deciso la Conferenza dei capigruppo. Ma i problemi, oltre che dalle opposizioni, sono tanti anche in casa Pd.

I Giovani turchi non ci stanno e 16 senatori dem alzano la voce: «Non abbiamo condiviso il rinvio di questa mattina. In forza della nostra coerenza e a fronte del rischio che il provvedimento si impantani nella palude di continue dilazioni, chiediamo l'immediata convocazione dell'Assemblea del Gruppo». Questa è la dichiarazione della componente Rifare l'Italia. Ecco i 16 firmatari: Albano, Angioni, Borioli, Capacchione, Cardinali, Esposito, Fabbri, Ferrara, Fissore, Maturani, Rossi, Silvestro, Tomaselli, Vaccari, Verducci, Zanoni.

«L'Assemblea del gruppo Pd del Senato ha approvato l'impianto del ddl Cirinnà e si è impegnato a votarlo, lasciando libertà di coscienza su tre emendamenti.
Non ci sono ragioni per modificare questa posizione e su questa linea ci aspettiamo coerenza da tutto il gruppo dirigente del Pd e dal suo segretario», protestano i senatori Pd Broglia, Casson, D'Adda, Dirindin, Fornaro, Gatti, Giacobbe, Gotor, Guerra, Guerrieri, Idem, Lai, Lo Giudice, Lo Moro, Manassero, Manconi, Martini, Migliavacca, Pegorer, Ricchiuti, Sonego. «L'episodio avvenuto ieri nell'Aula del Senato ha rappresentato un problema procedurale che non cambia le posizioni in campo nel merito del provvedimento», spiegano ancora i 21 senatori Dem nella nota in cui manifestano la loro contrarietà a qualsiasi modifica al testo unioni civili. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA