Chi ha smentito, oggi nella riunione della minoranza dem, ogni tentazione di governo è Gianni Cuperlo. Benché il suo nome sia in circolazione, Cuperlo ha assicurato che si tratta, appunto, solo di diceria. Cresce poi la suggestione di una donna alla guida della Difesa e resiste quella del patron di Luxottica, Andrea Guerra, alle Attività produttive. La 'war room' di Renzi però sarà a palazzo Chigi e nella squadra dei sottosegretari alla presidenza del Consiglio ci sarà il fedelissimo Graziano Delrio. Si continua a parlare anche di Lorenzo Guerini, sebbene il diretto interessato abbia più volte smentito. Resta l'ipotesi però che si occupi della gestione del Pd visto che Renzi da presidente del Consiglio resterà anche segretario del partito. Quanto ai numeri del governo Renzi, al momento, la maggioranza resta la stessa che ha sostenuto fin qui Letta.
Nessun allargamento. «Ci sono delle offerte, di alcuni - si spiega - ma non passaggi di interi gruppi parlamentari». Tuttavia, la maggioranza da inizio legislatura ha subito alcune modifiche. A parte l'abbandono di Forza Italia, il centro si è frantumato e anche nell'ottica degli equilibri della squadra di governo, si dovrà tener conto sia di Scelta Civica che della nuova componente dei Popolari per l'Italia. Infine, i contenuti dell'azione di governo. Tutti a Montecitorio sono convinti di un inizio coi fuochi d'artificio. «Renzi è uno scattista e nei 100 giorni che ci separano da qui alle elezioni europee darà il tutto per tutto». La minoranza dem chiede di essere coinvolta nella scelte. «Noi abbiamo votato con Renzi in Direzione ma non entriamo in maggioranza. Noi restiamo minoranza e continuamo a portare avanti le nostre istanze». Dalla riunione di oggi uscirà un documento programmatico che sarà a breve sottoposto al segretario del Pd.
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