Tornano i voucher, Mdp minaccia la crisi di governo

Tornano i voucher, Mdp minaccia la crisi di governo
di Luca Cifoni
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Venerdì 26 Maggio 2017, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 10:54

Voucher ad alta tensione: la controversia sui nuovi strumenti per il lavoro occasionale, in sostituzione dei buoni cancellati dal governo per evitare il referendum firmato Cgil, torna a far parlare di crisi di governo. A minacciarla è Articolo 1-Mdp, il partito nato dalla scissione del Pd, che numeri alla mano risulta decisiva per la tenuta della maggioranza. Così l'esecutivo sceglie di tirarsi fuori dalla vicenda, facendo sapere con il ministro Poletti che non sottoscriverà l'atteso emendamento in materia. La questione è parlamentare e dunque la sintesi potrebbe essere affidata ad un testo firmato dal relatore.

Il Pd comunque con il capogruppo alla Camera Ettore Rosato aveva già spiegato la propria soluzione: possibilità di utilizzo di nuovi contratti semplificati per il lavoro occasione nelle micro-imprese, probabilmente fino a 5 dipendenti, con limitazioni anche sui compensi annui complessivi. Al di sopra della soglia resterà solo l'opzione del lavoro a chiamata. Per le famiglie che hanno bisogno di prestazioni domestiche occasionali o di ripetizioni scolastiche ci sarà invece un apposito libretto. Un assetto giudicato troppo minimalista da Ap, il partito di Alfano, ma che è bastato a Francesco Laforgia, capogruppo di Mpd, per dire che «la misura è colma» e che il suo partito è ormai «fuori dalla maggioranza».

GLI IMPIANTI
Così l'emendamento che non c'è, quello sui voucher, ha rubato la scena al corposo pacchetto di modifiche presentato nella tarda serata di mercoledì dal governo. Diverse le novità. Una riguarda il tema degli impianti sportivi: per gli stadi con capienza oltre cinquemila posti, da realizzare ex novo o da ristrutturare, ci sarà la possibilità di costruire alloggi destinati ad atleti o a dipendenti delle società sportive, per una superficie massima fino al 20 per cento di quella complessiva. Non si tratterà di vera e propria edilizia residenziale perché per questi alloggi la destinazione d'uso sarà assorbita da quella principale, ovvero sportiva: dunque non si saranno oneri di urbanizzazione. In generale gli immobili funzionali all'impianto sportivo dovranno sorgere in aree contigue ad esso.

LE RISORSE
In materia di scuola, nel decreto vengono inserite le risorse necessarie alla stabilizzazione di 15.100 insegnanti dell'organico di fatto, che diventerà quindi organico di diritto, nell'ambito di 52 mila assunzioni complessive nella scuola. Le risorse ammontano a 140 milioni per quest'anno e a 400 a partire dal 2018. L'intesa era stata annunciata giorni fa dai ministeri dell'Economia e dell'Istruzione. Alcune misure sono rivolte in particolare alle aree terremotate, a partire dall'incremento di 200 milioni delle risorse del Fondo di solidarietà. Come accade a volte nelle manovre di finanza pubblica, fa capolino anche una vicenda legata al passato, quella di Federconsorzi, il cui fallimento data agli inizi degli anni Novanta. Ora vengono stanziati 40 milioni per la ristrutturazione di quei debiti, cosa che ha scatenato molte proteste in Parlamento, ed in particolare quelle della Lega. Infine ieri la commissione ha dato il via libera ad un emendamento che era già stato presentato in precedenza dallo stesso esecutivo in materia di giochi: le attuali 400 mila slot machines dovranno essere ridotte del 34 per cento, dunque di circa 140 mila unità entro aprile 2018, in anticipo rispetto al calendario già fissato.