Torino, Appendino si insedia in Comune scortata dai consiglieri 5 Stelle

Torino, Appendino si insedia in Comune scortata dai consiglieri 5 Stelle
di Claudia Guasco
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Giovedì 30 Giugno 2016, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 11:30
TORINO - "Inizia un bel percorso, è una grande emozione". Scortata dai consiglieri comunali e dagli assessori del Movimento 5 Stelle, la sindaca di Torino Chiara Appendino raggiunge a piedi Palazzo Civico, per la cerimonia di proclamazione e l'insediamento.

Percorre via Garibaldi, la strada pedonale del centro città, dietro di lei i ventiquattro consiglieri grillini che la accompagneranno nei prossimi cinque anni. C'è anche la mamma Laura, il papà Domenico,  la sorella e la nonna. In tanti la fermano per una foto, una stretta di mano, un incoraggiameno. "Mi raccomando Chiara. Devi essere la sindaca di tutti, tenere le cose buone e buttare quelle cattive. Sindaca di tutti". E lei: "Non ti preoccupare, lo farò". E per cominciare con il passo giusto vuole sgombrare il campo dalle tensioni sul futuro assessore alle Risorse educative: "Su Federica Patti non c'è nessuna polemica, fa parte della squadra, ha la mia piena fiducia".

RILANCIO DELLE PERIFERIE
Il discorso di insediamento è nella Sala Rossa, dove per cinque anni Chiara Appendino ha animato le file dell'opposizione. Cita John Donne - "Nessun uomo è un'isola" - e chiude con un omaggio ad Ariano Olivetti:  "Il termine utopia è la maniera più comoda  per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito". Uno dei punti del programma che sta più a cuore al sindaco, e che i è rivelato vincente, è quello delle periferie. "Siamo ripartiti dalle periferie di Torino e abbiamo annunciato che entro il mese di ottobre presenteremo un protocollo per il rilancio e la riqualificazione di tutti i quartieri della nostra città. E' più complesso invece ripartire dalle periferie esistenziali, quelle nelle quali ciascuno di noi può scivolare o si può rifugiare nei momenti di smarrimento. Il nostro dovere di amministratori sarà rimettere al centro ogni torinese, in particolare i più fragili, per far sentir loro che la città gli è vicino. Non abbiamo l’illusione di poter cambiare la realtà con un delibera, di risolvere una volta per sempre la povertà oppure la solitudine, ma abbiamo il dovere di dedicare ogni nostra energia affinché ciascuno si senta parte di questa comunità urbana.

ALTRE DUE DONNE NELLA GIUNTA
Alle due del pomeriggio, come promesso, la sindaca annunciato gli ultimi nomi della sua squadra. E sono due donne che completano la nuova giunta comunale pentastellata:  Francesca Leon, direttrice della Carta Torino Musei, e Maria Lapietra, del Politecnico di Torino. La prima avrà la delega alla Cultura, la seconda invece si occuperà dei Trasporti. La città non avrà invece l'assessore alla Sicurezza e sarà la stessa Appendino a gestire la delega in prima persona. Originaria di Reggio Emilia, 42 anni, un dottorato al Politecnico in automazione e informatizzazione dei trasporti e impegnata nel settore mobility solutions, Maria Lapietra, oltre ai Trasporti assume le deleghe anche a Piano del traffico e dei parcheggi, Politiche per l'area metropolitana, Provvedimenti amministrativi di viabilità, Grandi infrastrutture nel settore dei trasporti, Viabilità invernale, Area metropolitana. Il neo assessore alla Cultura della giunta Appendino, Francesca Paola Leon, nata a Washington, 50 anni, avrà invece le deleghe a Musei e biblioteche, Edifici per la cultura, fontane e monumenti, Rapporti con enti, associazioni e comitati culturali, Archivio storico. Resta invece in capo alla sindaca l'assessorato a Sicurezza e Vigili Urbani, una decisione assunta per rispettare il regolamento che prevede un numero di 11 assessori più il primo cittadino. Rispettate anche le quote di genere con 6 donne e 5 uomini più la sindaca. Per la nuova amministrazione è in vista una tre giorni a porte chiuse, in un luogo segreto, per mettere a punto le linee guida del mandato. "Sarà una riunione con assessori e consiglieri - spiega la Appendino - in cui faremo team building e squadra per chiudere le linee programmatiche in modo da farle poi approvare dall'aula».
 
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