La coalizione dimezzata
può costare al Pd il 2%

La coalizione dimezzata può costare al Pd il 2%
di Diodato Pirone
4 Minuti di Lettura
Venerdì 8 Dicembre 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 09:16

Ma quanto potrebbe costare al Pd o, meglio, alla eventuale coalizione di centrosinistra, il doppio di ritiro dalla scena di Giuliano Pisapia e Angelino Alfano? Dalle risposte dei sondaggisti si ricava una sensazione e non una cifra certa (non c’è stato il tempo di effettuare rilevazioni degne di queste nome). E tuttavia un arretramento intorno al 2% viene data come realistica sia pure con tutte le prudenze del caso.

«Voi giornalisti non lo scrivete mai ma da qui alle elezioni ci saranno almeno venti capriole nell’orientamento degli italiani - sbotta Enzo Risso, direttore della triestina SWG - Comunque fino a ieri noi davamo alle varie forze in possibile coalizione con il Pd più o meno il 5-6% dei consensi, se queste forze perdessero un terzo della loro forza scenderebbero intorno al 4. Ma bisognerà misurare il nuovo orientamento degli elettori che guardavano con favore a Pisapia e Alfano, perché si divideranno e andranno in varie direzioni, comprese quelle del non voto o del voto al Pd oltre a spostarsi a verso destra e sinistra».

La musica non cambia nella sostanza torchiando il capo dell’Ipr, Antonio Noto. «E’ ragionevole che nei prossimi giorni la somma elettorale attribuita alle forze del centrosinistra scenda di un 2% o giù di lì ma questo dice pochissimo sul risultato finale delle elezioni - sottolinea Noto - E’ importante capire che l’elettorato non segue automaticamente il posizionamento della classe dirigente. E che questo orientamento cambierà nel suo complesso mano a mano che ci avvicineremo alle urne». 

LE IPOTESI
E non è finita qui. «Questa volta si andrà a votare con una legge tutta nuova che reintroduce fra camera e Senato oltre 300 collegi uninominali dove si vota per le persone più che per il partito - continua Noto - Per di più saranno collegi relativamente piccoli nei quali per la Camera voteranno in media, ragionevolmente, 160/170 mila persone distribuite su tre poli. Questo significa che alcuni seggi saranno aggiudicati per poche centinaia di voti che non ha senso misurare oggi».

A maggior ragione il ritiro di due alleati in pectore di Renzi come Alfano e Pisapia potrebbe costare caro al Pd più in termini di seggi uninominali, in particolare quelli “sicuri”, che di quelli proporzionali. «E’ davvero troppo presto per dirlo - risponde Risso - Per i carotaggi che stiamo effettuando posso dire che la realtà che sta emergendo è diversa da quella che comunemente si racconta. Ad esempio si sente dire che il centrodestra possa fare cappotto nei collegi del Nord sulla base della forza della Lega. Non sarei così sicuro perché in realtà il centrodestra risulta nettamente in testa in alcune aree del Sud che invece nelle cartine che girano sui giornali viene colorato con il giallo dei 5Stelle».
Secondo i sondaggisti triestini nell’ultima settimana sono state registrate quattro tendenze. 

La prima: il centrodestra sale al 35% fra chi ha già deciso di votare, con Forza Italia e Lega che salgono entrambe. La seconda: Il Pd arretra dal 26,2 al 25,5 mentre la galassia di formazioni intorno navigano sul 6%. La terza: M5S è in stallo al 25,8 (per la Camera ma più basso al Senato dove non votano i 18enni). La quarta: l’arrivo sulla scena partitica di Pietro Grasso ha portato lo schieramento di Liberi e Uguali dal 4,9 al 5,6%.

Proprio su questo versante del quadro politico ieri si sono infittite le voci di un imminente ingresso il Liberi e Uguali di due figure come quella della presidente della Camera, Laura Boldrini, e del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Infine un emendamento nel testo della Finanziaria a firma di un deputato Pd riduce di un quarto le firme necessarie per presentare una lista in un collegio: ce ne vorranno circa 560 invece di 750. Il Pd tende una mano così alla lista di di Emma Bonino ma il numero complessivo delle firme resta alto: intorno a 40.000 su tutto il territorio nazionale.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA