Stamattina, alla presenza del sottosegretario De Vincenti, è stata presentata la piattaforma Social Impact Agenda per l'Italia, l’associazione nata per raccogliere l'esperienza dell'advisory board italiano e promossa durante la Presidenza britannica del G7 nel 2013. I soci fondatori sono l’Associazione Bancaria Italiana, Confcooperative Federsolidarietà, CGM – Consorzio Gino Mattarelli, Etimos Foundation, Federcasse, Fondazione Opes, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Human Foundation, UBI Banca e il settimanale del terzo settore Vita. La neopresidente Giovanna Melandri ha parlato di diverse barriere e colli di bottiglia che ancora non consentono all’Italia « di far decollare questi investimenti strategici capaci di far fronte a moltissimi problemi sociali. Sono investimenti problem-solving che, secondo le nostre stime, con un adeguato contesto economico e istituzionale potrebbero raggiungere i 30 miliardi di euro da qui al 2020. L’Associazione nasce per favorire e sostenere il processo di cambiamento necessario al Paese». Melandri ha evidenziato però che durante la campagna elettorale per la città di Roma, nessun programma di nessun candidato ha ancora dato spazio a questo progetto.
«C’è un movimento», ha spiegato Giovanna Melandri, «composto da soggetti del terzo settore, della finanza e dell’impresa, che crede in un differente modello di sviluppo per offrire risposte a vecchi e nuovi bisogni, molti dei quali rimangono insoddisfatti, pensiamo alla salute, alle disabilità, alla conciliazione vita-lavoro alle nuove forme dell'abitare, all'esclusione sociale. Senza dimenticare altre aree come la valorizzazione del patrimonio culturale, la gestione collaborativa dei beni comuni e le piattaforme di sharing economy. Tutti comparti strategici per il rilancio sociale, culturale e economico del nostro Paese».
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