Caso Quarto, il sindaco Capuozzo espulsa dal M5S non si dimette

Caso Quarto, il sindaco Capuozzo espulsa dal M5S non si dimette
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Martedì 12 Gennaio 2016, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 10:58

«Il sindaco, nonostante la sua espulsione decretata stamattina dal Movimento Cinquestelle, e il gruppo di consiglieri di maggioranza sono decisi a continuare». È quanto scritto in un comunicato letto da un consigliere comunale M5s, Gianluca Carotenuto, davanti alla sede del Comune di Quarto. Rosa Capuozzo, insomma, va avanti nonostante l'epurazione di Grillo.

L'allontanamento del sindaco è stato ufficializzato dal blog di Beppe Grillo ed è stato accompagnato da un post che motiva la decisione. «'L'urbanistica e lavori pubblici oltre al Puc (Piano urbanistico comunale, ndr): queste sono le tre cose a cui mira e sta sclerando e sta facendo sclerare, perché scalcia scalcia ma non sta ottenendo niente, ricatta ricatta ma non ottiene niente perché io vado come un muro, non me ne frega più niente ormai».

Grillo sul suo blog. «Io ho lottato per… con minacce per la casa… io ho detto… ma smantellatemi questa cazzo di casa, non faccio un passo indietro, ho subìto minacce per qualsiasi cosa». Queste, puntualizza il blog del leader M5S, sono le parole di Rosa Capuozzo, intercettata, rispettivamente, il 24 novembre e il 16 dicembre 2015, in colloqui telefonici con i consiglieri comunali Concetta Aprile e Alessandro Nicolais. «La camorra - si legge ancora nel post - a Quarto ha perso, perché non è riuscita a incidere in alcun modo sull'amministrazione e tutte le richieste pervenute sono state rimandate indietro duramente. Ma dalle parole di Rosa Capuozzo è evidente che si è trattato di un caso di ricatto da parte dell'ex consigliere Giovanni De Robbio, al contrario di quanto da lei stessa sostenuto nelle sue dichiarazioni pubbliche e di quanto riferito ai membri del M5S nei diversi incontri avuti, in cui ha parlato di semplici pressioni politiche». «È dovere di un sindaco del MoVimento 5 stelle - aggiunge Grillo - denunciare immediatamente e senza tentennamenti alle autorità ogni ricatto o minaccia che riceve. Perché noi siamo geneticamente diversi dai partiti che invece di sbattere la porta in faccia alla criminalità organizzata, come fatto a Quarto, la fa accomodare e sedere al proprio tavolo per spartirsi la torta». «E la nostra differenza sta proprio nel non predicarla solamente, l'onestà, ma nell'applicarla giornalmente. Come diceva Paolo Borsellino in riferimento alla necessaria pulizia da fare all'interno dei partiti, non bisogna soltanto essere onesti, 'ma apparire onestì, al di fuori di ogni dubbio e al di sopra di ogni sospetto». «Per queste ragioni Rosa Capuozzo è stata raggiunta da un provvedimento di espulsione dal Movimento 5 Stelle per grave violazione dei suoi principi. Perché siamo il M5S e non un Pd qualsiasi».

Romano (Pd). «Da tre mesi i vari Fico, Di Maio, sapevano cosa accadeva a Quarto ma hanno preferito tacere e non fare nulla, sperando di cavarsela. Ora con mossa gattopardesca Grillo e Casaleggio cacciano la Capuozzo solo per coprire e salvare il direttorio, le cui responsabilità nella vicenda di Quarto sono sempre più gravi. La Capuozzo viene espulsa, in ritardo, solo perchè si opposta ai diktat dei padroni e perchè scomoda per il movimento. Una vicenda inquietante che richiede innanzitutto spiegazioni politiche. Per questo sarebbe ben strano se questa sera dovessimo trovare gli esponenti del M5s a dire la loro nei talk, soprattutto in quelli del servizio pubblico, senza un doveroso contraddittorio politico». Lo afferma Andrea Romano (Pd).

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