Scegliere la Mattarella per questo ruolo cruciale di segretario generale della Regione non sarebbe una mossa simbolica, non significherebbe apporre un pennacchio anti-mafia al nuovo corso siciliano. Anche perché Musumeci non ha bisogno di questo tipo di patenti. Si tratta invece di cominciare con una figura sopra le parti - ora la Mattarella è dirigente generale dell'Ufficio legale della Regione - che è considerata donna di notevole esperienza. Quel che è certo, comunque, è che Musumeci non smentisce le proprie radici di rappresentante dell'anti-mafia - non quella rivelatasi bluff - e infatti nel suo think tank, nel suo circolo di collaboratori e consiglieri, figurano due personaggi che appartengono alla sua stessa storia e che sono stati parlamentari di An: Fabio Granata (che potrebbe fare l'assessore ai Beni Culturali nel caso non lo facesse Vittorio Sgarbi in quanto impegnato nella politica nazionale in tandem con Tremonti) e Carmelo Briguglio. Una coppia di cui Musumeci ha grande considerazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA