Salvini a Napoli: denuncio De Magistris, si dimetta il responsabile degli scontri è lui

Salvini a Napoli: denuncio De Magistris, si dimetta il responsabile degli scontri è lui
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Sabato 11 Marzo 2017, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 00:33
Violenti scontri a Napoli per il comizio di Matteo Salvini. Al suo arrivo al Palacongressi della Mostra d'Oltremare, il leader leghista ha attaccato il sindaco Luigi de Magistris: È «scandaloso che un ex magistrato sfortunatamente sindaco, spero ancora per poco, si permetta di decidere chi può e chi non può venire a Napoli». A chi gli fa presente che de Magistris non ha preso parte al corteo, il leader della Lega Nord sottolinea che a lui basta quello che il sindaco ha dichiarato nei giorni scorsi. «Quello che ha dichiarato in questi giorni - ha continuato Salvini - verrà portato in qualche tribunale dove, magari, qualche magistrato più equilibrato di lui deciderà se può insultare o no».

«De Magistris dovrebbe dimettersi invece mi accusa di essere un nazifascista. Lo porterò in tribunale. Il responsabile di quello che è successo oggi a Napoli è lui, amico dei centri sociali», ha poi aggiunto il leader della Lega intervistato da Canale21. 

«La prossima volta che vengo a Napoli la manifestazione la facciamo in piazza del Plebiscito, così vediamo», ha detto ancora il leader della Lega. «Posso aver sbagliato in passato, ma non ho intenzione di sbagliare sul futuro, e il futuro dell'Italia è il rispetto delle diversità all'interno del Paese». 

Alle domande sulle primarie del centrodestra, Salvini ha risposto: «Questi dibattiti per oggi li lascio a Renzi, al Lingotto, ad Emiliano, a D'Alema, a Bersani, a Orlando e a tutta questa compagnia circense. Oggi sono qui a parlare di fatti concreti e e non di primarie, gazebarie, scissioni, da domani se ne parla». E a chi gli chiede se andrà ad Arcore se Berlusconi dovesse invitarlo, il leader della Lega aggiunge: «Berlusconi? È un po' che non ci vado, sono educato fortunatamente non tutti sono come de Magistris. C'è anche gente educata in Italia, quindi parlo con tutti».

A proposito dei cori antinapoletani: «Vent'anni fa quando ho preso la tessera della Lega, l'Italia era diversa, ora l'Italia deve vincere tutta insieme e Napoli e il Sud sono troppo importanti per lasciarli in mano ai de Magistris o i Crocetta di turno».  Ancora: «Non devono fidarsi di me ma dei fatti che portiamo avanti da anni in Veneto in Lombardia» è la tesi del leader della Lega Nord.

«La Regione Campania è la prima che fa scappare i suoi ammalati nel resto di Italia. Vuol dire che c'è qualcosa che non funziona cioè una regione che non funziona. Noi qui non abbiamo mai governato Veneto e Lombardia sono due regioni di buon governo che noi offriamo come spunto a una terra che era capitale e poi tornare capitale E non può essere schiava della camorra di quattro elementi dei centri sociali». Il leader della Lega aggiunge: «lo vogliamo sognare in grande, vogliamo coinvolgere il più possibile», ma Salvini, alla sua prima convention a Napoli, mette anche in chiaro che «i traditori non mi interessano quindi gli Alfano, i Fini, stiano lontani perché non mi interessano. Se sono qui con alcune migliaia di persone è perché evidentemente il centrodestra ha fallito, dove sta l'opposizione a Napoli, in Campania? Ci facciamo carico anche delle assenze altrui».

«Le adozioni gay sono abominio contro la natura, un premio all'egoismo degli adulti e mi vergogno di vivere in un paese dove ci sono giudici che rinnegano a coscienza». Così, Matteo Salvini a Napoli.


 
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