I big match delle elezioni: a Roma Cesa sfida Gentiloni. In Trentino duello Boschi-Biancofiore

I big match delle elezioni: a Roma Cesa sfida Gentiloni. In Trentino duello Boschi-Biancofiore
di Diodato Pirone
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Mercoledì 24 Gennaio 2018, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 18:19
Maria Elena Boschi candidata nell'uninominale in Trentino (probabilmente a Bolzano) contro la forzista Micaela Biancofiore mentre il centrista Lorenzo Cesa sfiderà per il centrodestra il premier Paolo Gentiloni nel collegio di Roma1. Qui il M5S dovrebbe schierare un economista che insegna in Sud-Africa, Lorenzo Fioramonti, mentre Liberi e Uguali sta pensando all'ex presidente di Legambiente, Rossella Muroni.
Sono queste le principali novità emerse nella giornata di ieri sul fronte delle candidature. Fronte in piena ebollizione a cinque giorni dal termine ultimo per la presentazione dei nomi.
Nel Pd è stato deciso di candidare parte dei parlamentari uscenti in collegi uninominali, ma non tutti avranno il paracadute del proporzionale. Ai ministri è già stato assegnato un collegio più o meno sicuro (Delrio a Reggio Emilia, Orlando a La Spezia, Franceschini a Ferrara, Pinotti a Genova, Fedeli a Piombino) ma con recupero proporzionale. Questo significa che se saranno eletti nell'uninominale la poltrona del proporzionale andrà al secondo della lista.

TERRITORI IN RIVOLTA
Forse la formazione maggiormente in fibrillazione in queste ore è quella di Liberi e Uguali capitanata da Pietro Grasso. Composta da molte anime, LeU ha visto ieri l'esplosione di molte proteste sul territorio mano a mano che venivano paracadutati personaggi di altre regioni. In Sardegna, dove è arrivato un capolista eminliano, addirittura pare che sia in pericolo la presentazione della lista. Stessa musica in Calabria sull'onda della possibile candidatura di Nico Stumpo, parlamentare di Mdp e regista del film candidature, in entrambi i listini proporzionali della Regione.
Clima tesissimo si respira anche in Forza Italia perché i collegi buoni del Nord vanno divisi con la Lega e quelli del Sud con Fdi e Noi con l'Italia. A Palazzo Grazioli gli uscenti stanno firmando l'accettazione della candidatura ma per più collegi e quindi non sanno dove saranno collocati.
Per ora si conoscono gli uninominali di alcuni big, che avranno il recupero proporzionale: Carfagna a Salerno, De Girolamo a Benevento, Gelmini in Lombardia, Giammanco a Palermo, Prestigiacomo a Siracusa. Renata Polverini, l'ex presidente della Regione Lazio, sarà candidata a Roma ma, pare, senza il paracadute del proporzionale. Fuori dai giochi Antonio Razzi che ha provato a trovare posto in Abruzzo ma è stato respinto. A Benevento, ma al Senato, dovrebbe correre in quota «quarta gamba» Sandra Lonardo Mastella. I due Cesàro, padre e figlio, correranno in Campania, uno al Senato e l'altro alla Camera.
Quanto alla Lega ha annunciato la candidatura di Alberto Bagnai, economista «no euro». L'altro economista, anch'egli no euro, Claudio Borghi, sfiderà Piercarlo Padoan a Siena, città del Monte dei Paschi.
A Bologna il candidato del centrosinistra al Senato sarà Pier Ferdinando Casini che dovrebbe vedersela con Errani di Leu, che però potrebbe essere dirottato a Ravenna. Sempre nella città felsinea, ma nel proporzionale (e quindi potrebbero passare entrambi) si contenderanno i voti Bersani per Leu e Fassino per il Pd, che sarà presente anche a Torino in un uninominale. A Messina contro mister preferenza del centrodestra, Francantonio Genovese, il Pd dovrebbe contrapporre Pietro Navarra, il giovane rettore (49 anni) dell'Università.
A Pomigliano infine il leader di M5s, Luigi Di Maio, dovrà vedersela con una candidata locale del Pd dal profilo particolare: Annalisa Allocca, scienziata di 33 anni, che collabora con il team di fisici che a ottobre ha ottenuto il nobel per la Fisica per l'osservazione delle onde gravitazionali. Contro Di Maio il centrodestra potrebbe schierare il critico d'arte Vittorio Sgarbi. Di Maio, comunque, ha a disposizione il paracadute del listino proporzionale.
 
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