Rifugiati, il monito di Mattarella: «No ad approcci ostili»

Mattarella (Ansa)
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Martedì 20 Giugno 2017, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 21:39
«La ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato ci offre l'occasione per riflettere sul dramma» di chi è costretto «a fuggire da guerre e da situazioni di gravissima crisi. La nostra attenzione e i nostri pensieri devono essere rivolti innanzitutto ai moltissimi che ogni giorno raggiungono le nostre coste. I flussi di profughi e di rifugiati sono realtà quotidiana, non più eventi occasionali, eccezioni dovute a crisi momentanee. Occorre, quindi, che il nostro approccio sappia superare la dimensione emergenziale per elaborare, come già stiamo facendo, sempre più efficaci risposte strutturali e di lungo periodo». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato sottolineando che «servono scelte strategiche, lungimiranti e ben calibrate, volte a prevenire conflitti, a stabilizzare le regioni più a rischio del pianeta, a combattere le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici. Scelte che riguardano l'intera comunità internazionale».

Mentre infuria la polemica politica sulla cittadinanza e M5S ha aperto un fronte contro i nuovi arrivi di migranti, interviene dunque il Colle a riportare il discorso nell'ambito della solidarietà.

«I flussi di profughi e di rifugiati - scrive Mattarella - sono realtà quotidiana, non più eventi occasionali, eccezioni dovute a crisi momentanee. Occorre, quindi, che il nostro approccio sappia superare la dimensione emergenziale per elaborare, come già stiamo facendo, sempre più efficaci risposte strutturali e di lungo periodo. Questo richiede un forte impegno e un lavoro costante, nella consapevolezza che non saranno interventi estemporanei a eliminare alla radice le cause che spingono così tante persone alla fuga». «Servono, invece, scelte strategiche, lungimiranti e ben calibrate, volte a prevenire conflitti, a stabilizzare le regioni più a rischio del pianeta, a combattere le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici. Scelte che riguardano l'intera comunità internazionale. Scelte che superino il - pur essenziale - momento dell'aiuto, perché mirate a combattere le cause dei conflitti e le ragioni più profonde dell'esodo. I flussi di rifugiati - sottolinea il Capo dello Stato - sono un fenomeno di portata globale, che manifesta i suoi effetti ben oltre i Paesi direttamente coinvolti. È dunque indispensabile che in una logica di responsabilità condivisa tutti i membri della comunità internazionale sappiano dimostrare il proprio impegno a favore di questa parte così rilevante di umanità, in spirito di collaborazione e di solidarietà. Non si tratta solo di condivisione degli oneri dell'accoglienza, ma di assunzione di responsabilità nella gestione a livello globale dei flussi migratori».

«In questo contesto - rivendica Mattarella -, l'Italia è consapevole del suo ruolo e di quanto è stato fatto, grazie al lavoro di tanti nostri concittadini - a volte in condizione di estrema difficoltà e a costo di sacrifici personali - per salvare vite umane e accogliere profughi e rifugiati, aventi diritto a protezione sulla base delle norme internazionali. La Giornata che oggi celebriamo ci spinge a sottolineare la coerenza con i valori della Costituzione repubblicana delle iniziative assunte in materia dall'Italia, lontani da approcci di indifferenza se non ostilità verso le vittime di tragedie dell'umanità che si sviluppano ai confini dell'Europa».
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