Riforme, resta l'immunità per senatori e deputati. Boschi: fatti dimostrano che accordo è ampio e tiene

Riforme, resta l'immunità per senatori e deputati. Boschi: fatti dimostrano che accordo è ampio e tiene
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Martedì 1 Luglio 2014, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 14:01

La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato un emendamento dei relatori alle riforme che ripristina l'attuale immunità sia per i deputati che per i senatori.

Il testo originario del ddl del governo abrogava l'autorizzazione all'arresto e alle intercettazioni per i futuri senatori. I due relatori, Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, avevano presentato un emendamento che ripristina l'attuale articolo 68 della Costituzione, che prevede tanto per i senatori che per i deputati l'autorizzazione da parte delle rispettive Assemblee in caso di richiesta di arresto o di intercettazione da parte del gip. Il governo si è espresso, con il ministro Maria Elena Boschi, a favore dell'emendamento. A favore dell'emendamento hanno votato i partiti della maggioranza, Fi e Lega; contrari M5s e Sel.

«Per ora i fatti dimostrano che un accordo ampio tiene. Siamo sempre prudenti ma ci sono le premesse per un lavoro sereno anche oggi», ha detto oggi il ministro Maria Elena Boschi, prima dell'inizio dei lavori della Commissione affari costituzionali del Senato.

Il ministro ha incontrato i due relatori, Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, per concordare i pareri sugli emendamenti che verranno esaminati oggi dalla Commissione.

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