Renzi: su riforme andiamo avanti, ma slittano a settembre le misure sulla scuola

Renzi: su riforme andiamo avanti, ma slittano a settembre le misure sulla scuola
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Giovedì 28 Agosto 2014, 22:53 - Ultimo aggiornamento: 22:54
Reagisce con una risata al fotomontaggio dell'Economist che lo ritrae come un ragazzino con il gelato sulla nave dell'Europa che affonda. Ma Matteo Renzi è molto determinato a dimostrare il coraggio nelle riforme che gli riconosce anche il settimanale britannico. Domani in consiglio dei ministri il premier vuole portare i pacchetti completi su Sblocca-Italia e giustizia, che nel pomeriggio ha illustrato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Proprio per evitare di mettere troppa carne al fuoco, Renzi ha deciso di rinviare la presentazione delle linee-guida sulla scuola.



Un tema troppo importante, a suo avviso, per essere confinato alla fine di un consiglio dei ministri tutto incentrato sul rilancio dell'Italia, sbloccando investimenti e i tempi biblici della giustizia. Per tutta la giornata, il premier è passato da un vertice-fiume - con Pier Carlo Padoan e Maurizio Lupi, per definire le risorse sulle misure dello Sblocca-Italia - a continue telefonate con il ministro della Giustizia Andrea Orlando per articolare la serie di provvedimenti con cui la riforma sbarcherà in Parlamento.



Certo, le divisioni nella maggioranza, tra Pd e Ncd, restano sulla parte penale e solo domani si deciderà se portare in consiglio dei ministri l'intero pacchetto o approvare solo la riforma della giustizia civile con il taglio, via decreto legge, degli arretrati. Ma il premier, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, sarebbe intenzionato ad andare fino in fondo, cercando l'intesa ed evitando strappi troppo dolorosi. In ogni caso per Renzi la riforma sarà importante anche per alcuni aspetti che lui stesso, su twitter, definisce «simbolici» come il taglio delle ferie dei tribunali. Si lavorerà fino all'ultimo sulle misure del consiglio dei ministri.



Il preconsiglio, a quanto si apprende, si riunirà domani e così si lavorerà fino alla riunione di governo, prevista nel pomeriggio. Ma in ogni caso il presidente del consiglio ha tutta l'intenzione di arrivare sabato, prima al vertice Pse a Parigi e poi al consiglio europeo a Bruxelles, con una «dote» corposa di provvedimenti. Al di là della nomina di Federica Mogherini a Lady Pesc, un traguardo che Renzi sta perseguendo con contatti europei - oggi ha sentito il premier britannico David Cameron e il finlandese Alexander Stubb -, al premier sta a cuore avviare quanto prima la battaglia per la crescita in Europa. Solo con la flessibilità sui conti e cambiando verso al mantra del rigore, ripete il premier, l'Ue può uscire dalla stagnazione.



Altrimenti il naufragio, come sostiene anche l'Economist, è imminente.
E per dimostrare che fa sul serio, il premier raddoppia l'appuntamento e fissa per lunedì prossimo la conferenza stampa per presentare il programma dei Mille giorni, «il countdown parte da lì», sostiene Renzi deciso ad andare avanti con un orizzonte di legislatura.
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