Renzi, lettera al Pd: ecco l'agenda dal Colle alle riforme

Renzi, lettera al Pd: ecco l'agenda dal Colle alle riforme
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Sabato 3 Gennaio 2015, 17:02 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 14:22

«Il Parlamento dovrà licenziare la legge delega sulla p.a. Meno sprechi, tempi certi delle risposte del pubblico, grande investimento nel digitale, semplificazione e efficienza. Perché i tanti bravissimi funzionari pubblici che lavorano con onore hanno il diritto di non essere infangati da furbetti e furbastri». Così Matteo Renzi in una lettera al Pd dopo il caso dei vigili romani.

Il Colle Ma il premier interviene a tutto campo, a partire dal nodo successione di Napolitano: «Nelle prossime settimane ci sarà anche da eleggere il Presidente della Repubblica. Ovviamente sarà un passaggio delicato e difficile, come dimostra la storia parlamentare anche di questa legislatura. E succedere a un grande italiano come Giorgio Napolitano non sarà semplice». E ancora: «Sono certo che il Pd sarà decisivo nello scegliere insieme a tutti un arbitro equilibrato e saggio, il garante super partes delle istituzioni».

Al voto tra tre anni «Tra tre anni quando torneremo a votare i cittadini ci diranno se abbiamo avuto ragione a provare la strada coraggiosa e impervia delle riforme a tutto campo con questa legislatura.

Fino a quel momento chiedo a tutte le democratiche e i democratici di non mollare di un solo centimetro e di continuare a darmi una mano. A darsi una mano - continua Renzi -. Questo Paese merita tutta la nostra fatica, tutta la nostra energia, tutto il nostro entusiasmo».

La legge elettorale «Chiuderemo già dalle prossime settimane la legge elettorale», promette poi il premier. «Rottameremo le liste bloccate e insieme rottameremo l'inciucismo perché la sera delle elezioni sapremo chi ha vinto. E chi vince avrà la maggioranza per governare senza ricatti dei partitini». «Tra di noi eravamo divisi tra chi voleva i collegi (modello Mattarellum) e chi le preferenze (come in consiglio comunale). Avremo gli uni e gli altri. Per ogni collegio un candidato girerà strada per strada, riconoscibile, come il volto del Pd. E poi spazio comunque per le preferenze».

Le riforme «Nel 2015 porteremo a termine l'iter parlamentare delle riforme costituzionali. È un lavoro di portata storica». «Il Presidente Napolitano ha spiegato bene come il bicameralismo paritario sia stato il più grande errore della Assemblea Costituente. Faremo chiarezza sul ruolo delle regioni, elimineremo gli enti inutili, semplificheremo il processo legislativo. Davvero un grande passo in avanti».

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