Congo, per i 24 bambini adottati e bloccati da mesi a Kinshasa Renzi invia un volo di stato: la gioia delle famiglie

Congo, per i 24 bambini adottati e bloccati da mesi a Kinshasa Renzi invia un volo di stato: la gioia delle famiglie
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Lunedì 26 Maggio 2014, 16:28 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 17:30
Ho appena dato il via libera: un aereo della Repubblica italiana parte per il Congo per riportare i bambini adottati bloccati da mesi. #acasa. Così il premier Matteo Renzi annuncia su twitter la sua decisione. Sono 24 le famiglie italiane coinvolte nella vicenda delle adozioni in Congo che va avanti da mesi. Genitori che pur avendo completato l'iter adottivo non hanno ancora potuto portare a casa i loro figli per la mancanza del nulla osta da parte delle autorità congolesi.



Lo scorso settembre Kinshasa aveva deciso di sospendere il rilascio del nullaosta per tutte le adozioni internazionali, per sospetti di procedure irregolari che, però, secondo quanto riferito dalle stesse autorità congolesi, non riguardavano l'Italia. All'inizio di novembre l'allora ministro Cècile Kyenge, che aveva la delega alle adozioni internazionali, aveva effettuato una missione nella Repubblica democratica del Congo ricevendo assicurazioni su una conclusione positiva dell'iter adottivo delle coppie italiane. Dopo un periodo di stallo, il governo italiano aveva inviato un delegazione nel Paese africano per cercare di sbloccare la situazione. Finora senza esito.



«Se la cosa è vera ne siamo più che felici, ma finchè non mettono piede sul territorio italiano...»: non si sbilancia Marco Griffini, presidente di Amici dei bambini (Aibi), uno degli enti coinvolti nelle adozioni in Congo, nel commentare la notizia che il Governo italiano invia un aereo per portare in Italia i bambini adottati ma bloccati da mesi a Kinshasa. «Sapevamo di un incontro, stamani, degli ambasciatori dei Paesi coinvolti con le autorità congolesi. Lo abbiamo saputo dal nostro personale italiano che si trova sul posto. E ora siamo in attesa di sapere cosa succede. Siamo rimasti sorpresi anche noi» aggiunge Griffini.



«Se fosse vero...» e poi una risata di gioia: così Michela Gentili, che con il marito Andrea Minocchi attendeva l'arrivo del piccolo Francois dal Congo, previsto non prima di settembre, reagisce al tweet di Renzi in cui annuncia la partenza di un'aereo che porterà in Italia i bimbi adottati bloccati in Congo da mesi. Michela non aveva più avuto notizie da parte delle autorità congolesi e in questi mesi si è tenuta in contratto con il bimbo attraverso Skype. «Se è vero - insiste - è una cosa bellissima. È da novembre che aspettiamo». Nelle condizioni della coppia di Macerata, altre 23 famiglie italiane, e nonostante il primo ministro congolese avesse a suo tempo confermato l'impegno a velocizzare il riesame delle adozioni internazionali (alcune delle quali presentavano irregolarità) a partire proprio dai casi italiani, tutto era bloccato. Francois, 3 anni, è a Kinshasa, assistito in una casa famiglia organizzata da una onlus italiana. Michela, non vuole commentare oltre, «almeno finchè il bambino non è qui». Per alleggerire le tensioni con il governo congolese, messo sotto pressione dalla stampa internazionale, era stato infatti consigliato ai genitori adottivi di non rilasciare alcun commento sulla vicenda.
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