Regionali in Emilia Romagna e Calabria, Renzi: flop affluenza è secondario. Salvini: stiamo arrivando

Regionali in Emilia Romagna e Calabria, Renzi: flop affluenza è secondario. Salvini: stiamo arrivando
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Lunedì 24 Novembre 2014, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 09:46

«La non grande affluenza è un elemento che deve preoccupare ma che è secondario. Checché se ne dica oggi non tutti hanno perso: chi ha contestato le riforme può valutare il suo risultato. Il mio interesse non è mettere le bandierine ma affrontare i problemi degli italiani». C osì Matteo Renzi commentando da Vienna l'esito delle regionali. Mentre un Salvini euforico per i dati dell'Emilia Romagna, con la Lega che doppi Fi, avverte il premier: «Stiamo arrivando».

Renzi e l'astensione «Avevamo detto che non era un referendum sul governo, ora che il risultato è netto lo diciamo a maggior ragione. L'agenda del governo non muta ma stiamo consapevoli che se usciamo tutti insieme dalla cultura del piagnisteo l'Italia ha un ruolo», dice il presidente del Consiglio al Gr1. «Il dato dell'astensione è molto alto e deve far riflettere tutti i partiti.

Ma i risultati vanno molto bene al Pd, ci siamo ripresi quattro regioni del centrodestra. Il risultato è netto e auguro buon lavoro a Bonacini ed Oliverio».

«Se loro stanno arrivando, noi aspetteremo. Mentre il centrodestra discute della propria situazione noi cambiamo l'Italia. Dopo 20 anni di fallimenti, anche della Lega, Noi lavoriamo per il Paese e alle elezioni si vedrà chi è più forte», risponde poi Renzi al leader del Carroccio, Matteo Salvini.

Salvini esulta È un «risultato storico» quello della Lega in Emilia Romagna e «se fossi in Renzi mi preoccuperei perché le promesse iniziano ad avere le gambe molto corte», esulta il segretario della Lega Nord, intervenendo ad Agorà (Rai 3) e sottolineando che il suo obiettivo è «il 51%». Poi aggiunge: «Quando 2 elettori su 3 scelgono di restare a casa è una sconfitta per tutti. Mi insegna che dobbiamo essere sempre più concreti e realistici».

«Il mio impegno da questa mattina - ha proseguito Salvini - è tornare in Emilia-Romagna con i nostri nuovi consiglieri, dopo questo risultato storico, e parlare con il 60 percento degli emiliani e romagnoli rimasto a casa perchè non convinto da nessuno». «La mia scommessa non era superare Forza Italia, ma dimostrare agli italiani, partendo dall'Emilia-Romagna, che l'alternativa a Renzi c'è. È l'alternativa dei contenuti. Il risultato di ieri è stupendo, ma è soltanto l'inizio. È un risultato che mi permette di girare l'Italia da Nord a Sud, perchè voglio arrivare al 51 percento degli elettori», conclude.

«Queste cosiddette riforme sono tragiche. Il patto del Nazareno visto dal centrodestra è una follia. Renzi è un pericolo pubblico per l'economia italiana. Io non lo sostengo neanche se si alza per pettinarsi, quindi non capisco perchè Berlusconi insista nel sostenere riforme che stanno massacrando il Paese. I dati economici sono da dopoguerra. Non sostengo chi mi sta ammazzando», continua Salvini.

Il segretario della Lega estende poi la sfida ben oltre i confini della Padania: «Da oggi ci sentiamo parte di un progetto che non guarda solo al nord ma a tutta Italia». Secondo Salvini, ora va recuperato chi non vota: «È una bella sfida, quando Renzi è pronto noi siamo pronti».

Salvini ha tenuto una conferenza stampa nella sede di via Bellerio, per commentare l'esito delle Regionali. «Non mi appassiona - ha detto il segretario leghista parlando dell'Emilia Romagna - il derby in casa con Forza Italia o di aver superato Grillo. Adesso è l'ora di riconquistarci la fiducia degli elettori rimasti a casa». Anche perchè, secondo Salvini, con un'astensione così alta «non vince nessuno».

Il tweet «Il pallone #Renzi si sta sgonfiando. La #Lega vola, la nostra Comunità cresce ovunque. Pochi amici fra i potenti, tanti Amici fra la gente», è stato il tweet di Salvini pubblicato a risultati ancora freschi.

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