Elezioni regionali, 48 corrono da governatore: chiuse le liste per il voto del 31 maggio

Elezioni regionali, 48 corrono da governatore: chiuse le liste per il voto del 31 maggio
di Antonio Calitri
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Domenica 3 Maggio 2015, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 13:09
Con la chiusura del termine per la presentazione delle liste, alle 12 di ieri, è iniziata la corsa alla conquista di sette regioni e mille comuni. Nessuna grande sorpresa dell'ultima ora e con le conferme della divisione del centrodestra in Puglia che con molta probabilità segnerà l'uscita di Raffaele Fitto da Forza Italia e con la partecipazione in Liguria del terzo incomodo Luca Pastorino, sfidante forte da sinistra di Raffaella Paita, che qualche giorno fa era dato in forse per un ritardo nella raccolta delle firme. L'appuntamento con le regionali è per domenica 31 maggio, ma si aspettano ripercussioni sia a livello nazionale che di regolamento di conti interno ai partiti. Si parte da cinque amministrazioni guidate dal centrosinistra (Puglia, Liguria, Umbria, Marche e Toscana) e due per il centrodestra (Campania e Veneto).



FORZA ITALIA SGRETOLATA

In Puglia, la Regione che più è stata sotto i riflettori nazionali nelle ultime settimane, si sono presentati sette candidati governatori. Il centrosinistra punta sull'ex sindaco di Bari, Michele Emiliano, che si presenta con una delle più larghe coalizioni tra tutte le Regioni al voto, con otto liste che vanno dal Partito comunista ai Popolari per l'Italia. Nonostante il risultato sembri scontato per Emiliano, gli occhi sono puntati sulla sfida nel centrodestra tra Berlusconi che ha puntato su Adriana Poli Bortone sostenuta anche da Puglia Nazionale, Forza Italia, Noi con Salvini e Partito liberale italiano contro il candidato fittiano Francesco Schittulli che al fianco di Movimento Schittulli-Area Popolare e Fratelli d'Italia si presenta con la lista dell'ex ministro, “Oltre con Fitto”.



SORPRESA IN CAMPANIA

In Campania sono sei i candidati governatori, ma la sfida è tutta tra l'uscente Stefano Caldoro sostenuto da un centrodestra compatto contro il candidato pd Vincenzo De Luca per il centrosinistra, entrambi sostenuti da ben 10 liste. Con De Luca è andata anche l'Udc: Ciriaco De Mita alla fine ha deciso di sostenere il centrosinistra e non Caldoro. Sel ha scelto di andare da sola e punta su Salvatore Vozza con la lista Sinistra al lavoro per la Campania.



MARCHE, CINQUE CANDIDATI

Nelle Marche cinque candidati: il governatore uscente Gian Mario Spacca è passato dal centrosinistra al centrodestra con la lista Marche 2020 e Forza Italia, contro l'ex sindaco di Pesaro vincitore delle primarie Luca Ceriscioli del Pd. Qui esordisce anche la coalizione Fratelli d'Italia-LegaNord che punta su Francesco Acquaroli.

UMBRIA, COALIZIONI COMPATTE



In Umbria otto candidati, con le due coalizioni di centrodestra e centrosinistra che per una volta si presentano compatte. Per l'uscente Catiuscia Marini tornano insieme Pd e Sel oltre a Socialisti riformisti territori per l'Umbria, Iniziativa per l'Umbria Civica e Popolare. Per lo sfidante, il sindaco di Assisi Claudio Ricci, sei liste tra le quali Forza Italia, LegaNord, FdI e Per l'Umbria Popolare con Ricci.

A sfidare l'uscente Enrico Rossi del Pd, in Toscana, ci sono sei candidati con il centrodestra polverizzato tra Claudio Borghi (LegaNord-FdI), Stefano Mugnai per Forza Italia e Gianni Lamioni con Passione per la Toscana (Ncd-Udc).



LIGURIA, SFIDA INCERTA

In Liguria sfida molto incerta tra la renziana Raffaella Paita per il Pd e Giovanni Toti per il centrodestra compatto (Forza Italia, LegaNord, FdI, Nuovo Psi, Riformisti, Ap-Liguria, Liberali) a causa di due incognite: Luca Pastorino uscito dal Pd per Rete a sinistra e la candidata del M5s Alice Salvatore. Infine, sette candidati anche per il Veneto dove l'uscente Luca Zaia (LegaNord e ForzaItalia), indebolito dall'uscita di Flavio Tosi che si presenta con una sua lista, sfida la renziana Alessandra Moretti.